Un successo clamoroso quello raggiunto dalla trasmissione Porta a Porta andata in onda nella seconda serata di ieri. Uno share del 23,75% e una media di 3.165.000 telespettatori, che ha raggiunto il picco di più di 4 milioni durante l’intervento di Beppe Grillo. Il Leader del M5s ha dato il meglio di sé, nel senso letterale del termine. Evitando parolacce, offese, dichiarazioni troppo aggressive, ha tentato di conquistare la fascia degli elettori più moderati, che probabilmente, pur apprezzando alcune iniziative politiche del Movimento, non concordano con le modalità comunicative del comico.
Una scelta politica quella di partecipare a Porta a Porta e di farsi intervistare da un giornalista navigato come Bruno Vespa. Ma Grillo che nel 1983 lo affiancò su Rai 1 durante una tribuna politica, ha saputo tenergli testa, rispondendo in maniera esaustiva a tutte le domande e assumendo toni pacati. Molto meno pacati, oggi, quelli di Silvio Berlusconi che a “L’aria che tira” lo accusa: “Lui è uno esperto sul non entrare in prigione, con colpa ha ucciso 3 amici. E’ condannato per omicidio plurimo colposo è pregiudicato e assassino ha scampato la prigione e non dovrebbe tornare su questi argomenti”.
La risposta del comico non si fa attendere. “Un pover’uomo che non crede nemmeno più in quello che dice”, afferma. E aggiunge: “Sta zampettando da una televisione all’altra per salvare le sue aziende, non gli elettori”. Dopo Porta a Porta Beppe sembra proprio che Grillo sia tornato in sé.