Vai al contenuto
Home » Home » Rapporto Annuale Istat sull’Italia: 26mila giovani in fuga per cercare lavoro

Rapporto Annuale Istat sull’Italia: 26mila giovani in fuga per cercare lavoro

28/05/2014 20:59

La situazione dell’Italia che viene fuori dal RapportoAnnuale dell’Istat è poco confortante. L’Istituto di statistica ha registrato nell’anno 2013 il minimo storico delle nascite da vent’anni a questa parte. All’anagrafe sono stati iscritti 515mila bambini, 12mila in meno rispetto al 1995. L’Italia si conferma il paese più vecchio del mondo, per ogni 100 giovani con meno di 15 anni ce ne sono 151,4 con più di 65 anni.

istatLa diminuzione delle nascite in larga parte è dovuta alla grave crisi economica che le famiglie si trovano ad affrontare. Secondo i dati raccolti più di tre milioni di famiglie nel 2013 si sono trovate in difficoltà. Altra fascia di popolazione italiana in grave sofferenza sono i giovani, l’Istat ci dice che 26mila giovani tra i 15 e i 34 anni sono stati costretti a cercare fortuna all’estero. Complessivamente negli ultimi 5 anni sono stati 94 mila i giovani emigrati

Le difficoltà non hanno risparmiato neanche gli immigrati i cui arrivi, nel 2012, sono diminuiti del 27,7% rispetto al 2007 ed è aumentata del 17,9% la percentuale degli immigrati che lascia il nostro Paese. Gli italiani in cerca di lavoro risultano essere 6,3 milioni, mentre risultano in crescita il numero dei Neet, cioè coloro che non lavorano e non studiano. Nel 2013 i Neet tra i 15 ed i 29 anni erano 2 milioni 435mila, cioè 576mila in più rispetto al 2008. Sul versante femminile l’Istat ci dice che nel quinquennio 2008-2013 sono aumentate le famiglie in cui l’unico membro a lavorare è la donna superando i 2,3 milioni di unità. Con questi dati alla mano se si paragona l’Italia con gli altri Paesi dell’Ue, l’Italia risulta essere uno dei paesi con la maggiore disuguaglianza dei redditi primari, nonostante l’intervento dello Stato che opera un’apprezzabile redistribuzione dei redditi di mercato.