Dagli ultimi dati del rapporto Ilo 2013, la piaga del lavoro minorile nel mondo comincia a rimarginarsi lentamente. Il numero dei bambini coinvolti si sono ridotti di un terzo dal 200, passando da 246 a 168 milioni. L’obiettivo prefissato dalla stessa Ilo, nonostante l’impegno delle Nazioni Unite e di tanti altri enti privati, sembra non poter essere raggiunto nei termini stabiliti. Il direttore generale dell’Ilo Guy Ryder ha detto: “La direzione e’ giusta ma ci stiamo muovendo troppo lentamente. Se vogliamo veramente porre fine a questo flagello nel prossimo futuro, allora dobbiamo raddoppiare gli sforzi a tutti i livelli. Abbiamo 168 milioni di buone ragioni per farlo“.
Per il prossimo mese ci sarà la Conferenza Globale sul lavoro minorile, che avrà luogo a Brasilia, compito dell’Ilo sarà quello di diffondere i dati fatti registrare in questi anni, rendendo noto che i progressi più significativi si sono registrati tra il 2008 e il 2012 con un calo del numero globali, e da 215 milioni a 168 milioni. Più della meta’ dei 168 milioni di bambine e bambini lavoratori nel mondo svolgono lavori pericolosi che hanno conseguenze molto spesso catastrofiche sulla loro salute, sulla sicurezza e sviluppo morale.