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Realizza i tuoi sogni, “c’è spazio per tutti”: intervista esclusiva a Federico Faccioli

Realizzare i propri sogni è ancora possibile? Federico Faccioli, eclettico 37enne veronese, è convinto che sia addirittura necessario – oltre che assolutamente possibile – vivere rincorrendo i propri sogni e le proprie passioni perché “la felicità è una cosa molto semplice”: ecco come si è raccontato alla redazione di Urban Post.

Una chiacchierata spensierata ma profonda, a tratti filosofica, quella che abbiamo avuto con Federico Faccioli: “Presentati ai nostri lettori: da skater a poeta e, oggi, anche editore. Come ti descriveresti in poche parole?” Una risatina divertita apre il suo racconto: “Quando ho dovuto compilare Twitter e avevo quelle poche parole per autodefinirmi, ho dovuto fare una serata di meditazione poiché anche definirmi skater o poeta è riduttivo considerando quello che faccio: arrivo dal cinema e da lì sono passato alla musica per poi trovarmi a scrivere, come se da ogni cosa avessi tolto un pezzo per arrivare alle sole parole” e continua spiegando Sono skater, sport dalla cultura vastissima e che mi ha permesso di girare il mondo, ma anche filosofo e cuoco: la cosa principale da sapere di me è che mi sono tolto dalla schiavitù del concetto di lavoro e, avendo tutto il giorno libero, sono ora in grado di sviluppare più talenti.” Dalle presentazioni di rito al cuore dell’intervista “Quattro libri alle spalle e la voglia di permettere ad altri, che come te amano scrivere, di perseguire il proprio sogno: quanto è importante ma, soprattutto, vivendo in questo modo a cosa si va incontro in una società con schemi predefiniti?” “Stavo scrivendo la presentazione del video – visionabile in anteprima per Urban Post, ndr – e, pur volendo scrivere qualcosa di positivo, mi sono accorto che vivere a 37 anni rincorrendo i propri sogni è durissimo: in questa società o ti amalgami o sei fuori, se cambi il mondo sei carnefice ma se non lo cambi sei complice. Alla mia età mi ritrovo a non poter più tornare indietro: è una sfida giornaliera e, a chi mi domanda ‘Cosa farai se…’, rispondo che almeno morirò felice.” La chiacchierata continua toccando diversi argomenti ma, tra tutto, ciò che emerge è la volontà di Federico di fare della sua esperienza un esempio da portare ai giovani scrittori (o appassionati di qualsiasi altra cosa): “è una sfida difficilissima ma bisogna buttarsi” perché “svegliarsi e poter decidere del proprio tempo è un piacere immenso”.

Federico Faccioli inizia quindi a raccontare ad UrbanPost della sua esperienza da editore non-profit, senza nascondere la critica nei confronti di tutti quegli editori che, non pendendosi la responsabilità di investire su nuovi talenti, pubblicano scrittori emergenti solo previo pagamento. “Parlaci allora di Alètheia Editore, la neonata casa editrice non-profit, il cui progetto verrà ora sponsorizzato e supportato anche da Feltrinelli” Invitandolo a partire proprio dal nome, tanto bello quanto insolito, Federico ci ha spiegato “ Alètheia è la radice di veritas, inteso come ‘Non scoperto, fuori…’ o come una verità più profonda: questa mia nuova casa editrice non vuole essere un’azienda ma un investimento in nuovi progetti che, prima di tutto, vuole dare valore e pagare lo scrittore lontano dalla comune logica del marketing o dal self publishing” Una porta spalancata, quella di casa sua ma anche delle sue passioni, della sua vita e del suo lavoro in continua evoluzione: è quello che possiamo vedere nel video qui sotto che presenta la collaborazione con Feltrinelli. “Da cosa è nato questo grande progetto?” La collaborazione con Feltrinelli è nata in un modo paradossale: ”Oh, mi devi rispondere alla mail!’ ho detto al telefono alla responsabile che non aveva risposto alla mail che le avevo inviato. In un attimo ho quindi radunato una troupe e abbiamo creato il documentario che racconta della mia giornata con tanto di arrivo in skate alla Feltrinelli: nelle librerie leggeremo quindi testi editi da altri, collaborando e portando l’amore per la scrittura e la lettura tra la gente. Con i reading sarebbe interessante creare dei progetti nuovi e interessanti da portare in giro per l’Italia: per Vinitaly, per esempio, abbiamo letto poesie che palavano del vino ed è stato un successo” Giungendo al termine della chiacchierata abbiamo chiesto qualche esclusiva solo per Urban Post: “Dal video-denuncia sull’editoria per “Le Iene” alla collaborazione con “X-Factor” sino ad oggi con Alètheia e il progetto con Feltrinelli: cosa ci riserverai in futuro?” “La nuova idea, nata insieme alla stessa troupe del video, è quella di fare un film finanziato da un crowdfunding: mi piacerebbe girare un film sulla cultura ‘street’, ambiente che adoro che ha creato artisti del calibro di Banksy”. Federico conclude l’intervista dicendo “Siamo tutti uguali, porte aperte: siamo alla ricerca di collaboratori disposti ad unirsi a questo progetto!”

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