Un possibile accordo dell’Italia con la Commissione Ue per evitare l’avvio di una procedura d’infrazione sui conti pubblici? A riguardo il Ministro dell’Economia Giovanni Tria si è detto parecchio fiducioso e a margine di un seminario economico organizzato dall’Università di Tor Vergata a Villa Mondragone a Frascati ha spiegato che non ci sarà la necessità di alcun taglio. Reddito di cittadinanza e Quota 100 non corrono alcun rischio, anzi da essi deriverebbero dei significativi risparmi.
Giovanni Tria rassicura: «Stiamo vedendo in che modo dimostrare alla Commissione europea che i risparmi esistono!»
«Adesso stiamo vedendo in che modo dimostrare alla Commissione europea che questi risparmi esistono. I dati del primo semestre e le previsioni del secondo ci dicono che la spesa sarà sostanzialmente inferiore!», ha chiarito nel corso del suo intervento il Ministro dell’Economia, che poi ha aggiunto: «In questo assestamento possiamo registrare, dopo il controllo della Corte dei conti, come la nostra politica di bilancio molto prudente ci sta portando in modo naturale entro livelli di sicurezza del deficit e non c’è bisogno di tagliare nulla dei programmi di spesa già approvati!».
Risparmi da Reddito di cittadinanza e Quota 100, Tria: «In linea con le regole fiscali europee!»
Sulla legge di assestamento che sarà approvata entro il 30 giugno 2019, Tria ha voluto precisare che il calo del deficit è legato al fatto che «stanno andando meglio le entrate e ci sono minori uscite in base ai programmi di spesa approvati». Difatti il Ministro ha specificato che i programmi di spesa vengono fatti in base a delle previsioni e che in tal senso l’attuale governo si è mostrato parecchio cauto: «Per un’economia a crescita zero l’obiettivo di un deficit pubblico del 2,1% per l’anno corrente rappresenta una politica di bilancio più che prudente e noi arriveremo a questo livello di deficit grazie ad una gestione prudenziale, anche se stiamo implementando le politiche sociali programmate decise con l’ultima legge di bilancio!». Giovanni Tria ha concluso: «Spesso si approvano leggi con previsioni di spesa inferiore a quello che sarà, noi abbiamo fatto un pò il contrario!». Decisivi per il ministro saranno gli impegni in vista della legge di Bilancio 2020: «Per il futuro l’idea è di mantenere il deficit basso e continuare con l’obiettivo di ridurre il debito non attraverso aumenti delle tasse, ma attraverso la riduzione della spesa corrente: questo è l’impegno con il parlamento e stiamo lavorando per mantenerlo nella prossima legge di bilancio. Su queste basi riteniamo di essere sostanzialmente con linea con le regole fiscali europee!».
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