Nei giorni scorsi si è parlato molto del reddito di cittadinanza e dell’allarme del sindaco di Gabicce Mare, ripreso dall’ex premier Matteo Renzi, il quale lamentava la mancanza di bagnini, camerieri e cuochi disposti a lavorare nelle località balneari italiani. La causa? Il sussidio pentastellato che avrebbe incoraggiato i cittadini a non presentarsi in vista della stagione estiva. Per Leonardo Donno, portavoce alla Camera dei deputati del Movimento 5 Stelle, si tratterebbe di sorta di un’analisi non del tutto veritiera. Non a caso Il Corriere Salentino, che ha raccolto le parole di Donno, postate sul suo profilo Facebook, ha titolato l’articolo così: «La fake news dell’emergenza lavori stagionali. ‘Col reddito di cittadinanza bisogna dare una paga adeguata’».
Reddito di cittadinanza, emergenza lavoratori stagionali: l’allarme di Domenico Pascuzzi e di Matteo Renzi
La polemica è scoppiata qualche giorno fa. «Siamo in emergenza vera. Molti giovani del sud, che l’anno scorso avevano fatto la stagione nei nostri alberghi, quest’anno non sono voluti tornare perché stavano percependo il reddito di cittadinanza. E se accettassero di tornare perderebbero l’assegno da oltre 700 euro che a loro basta per vivere», queste le parole di Domenico Pascuzzi, primo cittadino di Gabicce Mare, a cui ha fatto eco sui social l’ex leader del Partito Democratico Matteo Renzi: «Molti preferiscono il Reddito di Cittadinanza al lavoro in riviera: prima sono spariti i navigator, adesso i bagnini. Una misura sbagliata economicamente ma soprattutto diseducativa. Che autogol!».
Reddito di cittadinanza, l’analisi di Leonardo Donno: «I lavori stagionali sono da decenni la giungla di precarietà!»
Leonardo Donno, 33enne di Galatina, ha voluto dire la sua: «Qualche giorno fa ho letto l’analisi di un’associazione di categoria in merito all’assenza di giovani da arruolare per la stagione estiva. “Colpa del reddito di cittadinanza” si diceva. Ho sorriso, amaramente. La domanda sorge spontanea: quando un mea culpa collettivo da parte del tessuto imprenditoriale?». Il portavoce alla Camera dei deputati del Movimento 5 Stelle ha poi aggiunto: «Non c’è nulla di peggio del pretesto che incontra l’ignoranza, come dimostrano i commenti dei forzisti locali di turno. Chi è nativo del Salento, come me, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di riconoscerne anche i lati oscuri, quelli ben noti da anni ma che qualcuno riscopre solo oggi, nel chiaro intento di strumentalizzarli politicamente. I lavori stagionali sono da decenni la giungla di precarietà con cui i nostri giovani hanno conosciuto il mondo del lavoro. Negarlo significa mentire spudoratamente. Soprattutto in un territorio che del turismo balneare ha potuto farne un cavallo di battaglia!».
Reddito di cittadinanza, il pensiero di Leonardo Donno: «Nella vita l’onestà è importante. E quella paga sempre!»
Per concludere Leonardo Donno ha spiegato di non voler fare di tutta l’erba un fascio: «Negare l’evidenza, però, sarebbe un paradosso, a fronte di tante testimonianze facilmente riscontrabili sul territorio e che raccontano di orari disumani, stipendi da fame, nessuna sicurezza, nessuna garanzia o tutela contrattuale. È lo spaccato del lavoro nero in Italia, di quella piaga che scorre senza freni in ogni angolo del Paese. Un fenomeno a cui il governo, su iniziativa del MoVimento 5 Stelle, ha dato un colpo decisivo grazie al #DecretoDignità, primo provvedimento di un cambiamento che ha detto chiaramente “basta sfruttamento, basta precarietà”. A chi lo definisce “pericoloso e diseducativo”, rilancio l’appello a guardarsi intorno, ascoltando tutte le campane, non soltanto quelle più comode e strumentalizzabili. E allora chi è che spinge i giovani a rifiutare proposte come quelle stagionali? Nella vita l’onestà è importante. E quella paga sempre».
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