Federica Saraceni, ex terrorista delle Brigate Rosse, condannata a 21 anni e mezzo di carcere per l’omicidio di Massimo D’Antona (il giurista e docente italiano assassinato il 20 maggio del 1999) e attualmente ai domiciliari, starebbe percependo in questi mesi il reddito di cittadinanza. Una notizia, riportata da La Verità, che ha suscitato uno strascico infinito di polemiche.
Reddito di cittadinanza all’ex brigatista Federica Saraceni, Olga D’Antona: «Grande senso di ingiustizia!»
«Ho provato un grande senso di ingiustizia. Non sempre quello che è legale è giusto!» – ha dichiarato a “Radio Capital” Olga D’Antona, vedova del giuslavorista – «L’ingiustizia non la subisco io, ma la subiscono tutti i cittadini. La norma va rivista!», ha concluso la 72enne. Sul piede di guerra anche la Lega: «Il reddito di cittadinanza all’ex brigatista Federica Saraceni, condannata per l’omicidio di Massimo D’Antona, è un insulto intollerabile per i parenti della vittima e per tutte le persone perbene. La Lega non parteciperà a nessun lavoro d’aula e di commissione finché il governo non spiegherà questo scandalo e quest’ingiustizia sarà sanata!», hanno dichiarato i capigruppo della Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. All’attacco anche il leader del Carroccio Matteo Salvini, che ha tuonato: «O la chiariscono o la ritirano. O fermiamo i lavori del Parlamento!». Ma anche dalla sinistra arrivano proteste: «Il caso della brigatista Saraceni che attualmente può percepire il reddito di cittadinanza, rende chiaro che la norma è sbagliata e su questo punto bisogna intervenire. Ho presentato una interrogazione!», ha scritto la deputata dem, Marianna Madia, su Twitter.
Pasquale Tridico: «Stiamo verificando. I requisiti reddituali, patrimoniali e occupazionali, requisiti che competono all’Inps, ci sono!»
Al momento la vicenda “è oggetto di verifica da parte dei competenti uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero della Giustizia e l’Inps, al fine di accertare l’eventuale presenza di anomalie”, fa sapere il Ministero. E sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, che ha ha voluto precisare la situazione sulla domanda del reddito di cittadinanza fatta da Federica Saraceni: «Stiamo verificando. I requisiti reddituali, patrimoniali e occupazionali, requisiti che competono all’Inps, ci sono. La norma prevede che se la persona ha ricevuto una condanna nei dieci anni precedenti c’è il blocco. Lei l’ha ricevuta 12 anni fa. Basta leggere la legge!”, ha detto a margine dell’evento Fulbright in Italia.
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