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Reddito di cittadinanza, il numero delle domande presentate: quando arrivano conferma e soldi dall’Inps

La ressa agli sportelli delle Poste non c’è stata, parimenti il sovraffollamento ai Caf, però è giusto dire che a partire dallo scorso 6 marzo sono state presentate ben 500.000 domande per richiedere il reddito di cittadinanza. Questo il numero dei cittadini che ha preso appuntamento per inoltrare la domanda e non sono pochi. Secondo quanto riportato da “Panorama” i centri di assistenza fiscale hanno raccolto 140.000 domande e fissato oltre 160.000 appuntamenti, agli Uffici Postali invece sono già state firmate ben 153.000 domande, cui vanno sommate le 30.000 richieste compilate on-line sul il sito ufficiale, un numero decisamente più ridotto, ma che trova giustificazione nel fatto che per inoltrare la richiesta in questa maniera è necessario essere in possesso dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. 

Reddito di cittadinanza, 500 mila domande in tutto: ecco le regioni che hanno inoltrato più richieste

500 mila domande in tutto, ma è ancora troppo presto per fare un bilancio e dire con certezza quali saranno effettivamente accolte. Le regioni con più domande? Lombardia, CampaniaSicilia, Lazio e Piemonte. Come è stato in passato per il reddito di inclusione, infatti, non è detto che il provvedimento spetti a tutti gli aspiranti beneficiari. Soltanto a partire dalla seconda metà di aprile l’Inps, che ha il compito di verificare che i requisiti presentati per l’ottenimento del sussidio ci siano, renderà noto qualche dato. Solo allora si potrà ragionare, capire quanto incisivo è stato il reddito di cittadinanza, se i paletti «anti-furbetti» hanno funzionato secondo le previsioni, e soprattutto se tale misura avrà un impatto felice sul nostro sistema economico. Finora, infatti, Poste, Caf e il sito governativo non hanno fatto altro che accogliere i moduli dei tanti italiani messi in fila per compilare la domanda con la speranza di ottenere l’agognata card, neppure i colloqui preliminari con i Caf sono volti a controllare che il beneficiario abbia i requisiti necessari.

Reddito di cittadinanza: spetterà all’Inps verificare i requisiti

Secondo le stime metà delle domande saranno rigettate, ma noi non vogliamo creare allarmismi. Anche perché non sarebbe certamente la prima volta che un provvedimento come il reddito di cittadinanza trovi poi poco riscontro nella pratica: in passato con l’Ape sociale (acronimo per anticipo pensionistico sociale) ad esempio il 60% dei moduli compilati era tornato al mittente. Chi riuscirà e sarà ritenuto idoneo dall’Inps, che ha specificato che invierà una risposta via sms o via e-mail tra il 26 e il 30 aprile agli aventi diritto, da maggio godrà già della card. Nelle ultime ore è stato spiegato però che i primi pagamenti saranno effettuati direttamente entro la fine di aprile.

leggi anche l’articolo —> Reddito di cittadinanza 2019 domanda online, Spid digitale come richiederlo, tutte le info utili [BREVE GUIDA]

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