In attesa della formazione di un nuovo Governo ci si chiede se davvero entrerà in vigore il famigerato “Reddito di cittadinanza”, sussidio pensato dal Movimento 5 Stelle e oggetto, nelle ultime ore, di un’aspra diatriba. L’ampio consenso registrato da Di Maio e colleghi al Sud – frutto anche della promessa di un nuovo sussidio per le famiglie in difficoltà – fanno storcere il naso al Nord che ha preferito la Lega e il centrodestra. Il motivo? Il Reddito di Cittadinanza interpretato come un sussidio per chi non “ha voglia di far nulla”. Ma è davvero così? Ecco come funziona e chi ne potrebbe avere diritto.
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Come funziona il Reddito di Cittadinanza M5S
Il Reddito di cittadinanza è lo strumento che il Movimento 5 Stelle ha scelto, fin dal 2013, come misura contro la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale e come promozione del diritto al lavoro e della formazione professionale attraverso politiche finalizzate al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutte le persone a rischio emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. Il reddito di cittadinanza ideato e proposto dal Movimento 5 Stelle prevede l’erogazione di un contributo economico in modo tale che chiunque possa raggiungere la soglia dei 780 euro al mese. Per cui se in una famiglia di 3 persone, la madre e il padre sono disoccupati ed hanno un figlio maggiorenne a carico, la misura del reddito di cittadinanza è piena, ovvero 780 euro per la madre e 780 euro per il padre, per un importo totale di 1560 euro al mese. L’obiettivo è quello di raggiungere sempre la soglia minima di 780 euro a persona, dunque anche chi percepisce un contributo di 400 euro avrà diritto a raggiungere la soglia prevista da Istat con un sussidio.
“Secondo Eurostat, esclusa la Grecia, il nostro è il paese con più poveri in Europa.” Milena Gabanelli parla del reddito di cittadinanza. pic.twitter.com/1DwNf4OTaF
— carlo sibilia (@carlosibilia) 19 marzo 2018
Reddito di Cittadinanza Movimento 5 Stelle per chi lavora e per le aziende
Attenzione, perché il Reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle è previsto anche per chi ha un lavoro full time ma è sottopagato. Il partito pentastellato ha pensato anche a questa eventualità, con l’introduzione del salario minimo contrattuale che prevede il pagamento base di almeno 9 euro l’ora. In caso di lavoro part time, è prevista l’integrazione salariale fino a 780 euro al mese. Sono previsti anche diversi vantaggi per le imprese che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza 5 stelle, laboratori per la creazione di nuove imprese, concessioni di beni demaniali per le start up innovative e per il recupero agricolo.
DICONO CHE IL REDDITO DI CITTADINANZA SIA ASSISTENZIALISMO.VORREI CHE LE MENTI ECCELSE CHE NE AMBISCONO LA CONQUISTA SPIEGASSERO COS’È IL VITALIZIO ,GRAZIE.
— Rita. ?? (@Marghe_rita63) 18 marzo 2018