Beneficiario del reddito di cittadinanza, in preda alla disperazione, ha rapinato un benzinaio per poi pentirsi. La notizia del colpo, risalente alle 6,30 del 4 giugno 2019, è stata riportata da Il Giornale e dal Quotidiano di Puglia. Secondo le prime ricostruzioni: il reddito di cittadinanza non gli bastava, così l’uomo, Angelo Taliento, 36 anni originario di Ostuni, ma residente da anni a Casal di Principe nel casertano, ha pensato di commettere il grave furto.
«Reddito di cittadinanza non mi bastava!», beneficiario disperato rapina un benzinaio nel Casertano
Angelo Taliento ha tentato il colpo presso un distributore di benzina Agip in un piccolo comune in provincia di Caserta. Era a bordo di una Fiat Panda vecchio tipo di colore grigio, intestata alla madre, quando è giunto al distributore. Un gesto premeditato? Così sembrerebbe. Sul posto ha chiesto al benzinaio di fare cinque euro di rifornimento, tanto per non destare sospetti, poi mentre l’operatore era al lavoro, intento a servirlo, il 36enne lo ha afferrato da dietro e gli ha puntato qualcosa dietro le spalle. A quel punto sono iniziate le minacce di Angelo Taliento: «Dammi i soldi o ti ammazzo!». Dal benzinaio malcapitato è riuscito a prendere soltanto il portafogli contenente 130 euro, soldi che ha portato con sé. Il benzinaio stesso poi ha allertato le forze dell’ordine, che arrivate prontamente sul posto hanno avviato le indagini, avvalendosi dei filmati delle telecamere del distributore.
Reddito di cittadinanza, situazione economica precaria, il pentimento…
In fuga, in preda forse al senso di colpa, il beneficiario del reddito di cittadinanza ha deciso di costituirsi. Intorno alle 12,40 Angelo Taliento si è presentato spontaneamente alla stazione dei Carabinieri di Villa Literno e costernato ha chiesto scusa per il gesto deplorevole. Alle autorità il 36enne ha parlato dei suoi tanti problemi economici: stando alle sue parole questi lavora saltuariamente come cuoco e che il suo nucleo familiare percepisce il reddito di cittadinanza. L’uomo ha poi spiegato di non aver utilizzato alcuna arma, ma di aver usato un cellulare per intimidire il benzinaio. Ai Carabinieri Angelo Taliento ha confessato di aver speso la refurtiva per acquistare le sigarette, mettere benzina e alle slot machine. In virtù del pentimento mostrato il gip Rosaria Dello Stritto ha deciso di accogliere l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato difensore, Mirella Baldascino. Come riporta Il Giornale la misura degli arresti domiciliari è stata così sostituita con quella dell’obbligo di firma e di dimora nel Comune di Casal di Principe. In più il magistrato ha giustamente deciso di notificare l’ordinanza del magistrato all’Inps per gli accertamenti del caso sul reddito di cittadinanza.