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Reddito di cittadinanza quando arriva e domanda: ecco le ultime novità (GUIDA COMPLETA)

28/10/2018 17:00

L’Italia è pronta a far partire il Reddito di Cittadinanza da marzo 2019? A quanto pare… no. O almeno, c’è chi ammette che questo sia impossibile. Come il Piemonte. “Non sta nei fatti”, dice l’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero ammorbidendo una risposta che suonerebbe ancor più esplicitamente: non sta né in cielo, né in terra. Già, perché neppure un miracolo riuscirebbe a superare tutti gli ostacoli dell’attuale sistema dei centri per l’impiego, potenziarli e metterli in condizione di operare nella maniera nel giro di pochi mesi. “Di Maio ha presentato un documento con le disposizioni messe in campo dal Governo e con delle direttive di massima” lasciando alle Regioni la definizione del percorso operativo e la non facile impresa di “sciogliere i nodi per potenziare i centri per l’impiego”.

Reddito di cittadinanza 2019 requisiti: come consumarlo

Il reddito di cittadinanza, infatti, sarà tutto destinato ai consumi. Si dovrà spendere quindi negli esercizi commerciali in Italia così da far crescere l’economia del Paese. A tal proposito la Castelli ha fatto un esempio di come funzionerà il reddito di cittadinanza su carta bancomat: al titolare del reddito di cittadinanza, al quale mensilmente viene riconosciuta una somma integrativa fino al raggiungimento di 780 euro, basterà dare il bancomat al commerciante il quale tramite un apposito software riconoscerà il ‘codice della tesserina’, scalando così la cifra dell’acquisto effettuato.

Reddito di cittadinanza 2019: come fare domanda?

Secondo Tito Boeri, presidente dell’Inps, per il reddito di cittadinanza «penso che la domanda sarà necessaria, prima però è possibile avvisare le persone che potenzialmente hanno diritto e questo con la precompilata Isee si può fare. Ma le domande dovrebbero passare dai Comuni». Così il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in un’intervista al Messaggero in cui assicura: “Noi ce la metteremo tutta per farlo funzionare al meglio, ma ancora non abbiamo visto un articolato. E i ritardi pesano: non si può pensare di chiudere la norma il 31 dicembre e poi partire con l’applicazione dal primo gennaio”.