In questi giorni non si fa altro che parlare del reddito di cittadinanza e della valanga di rinunce che stanno arrivando in queste ore, circa 130mila domande secondo quanto riportato da “Il Messaggero”. A smentire tali cifre che destano preoccupazione nel Movimento 5 stelle Pasquale Tridico, attuale presidente dell’Inps, che a margine dell’audizione alla Camera, ha spiegato che sono arrivate circa 750mila richieste, su un totale di un milione e 125mila finora ricevute, che includono anche quelle delle pensioni di cittadinanza: «Non mi risulta. Sarebbe davvero ridicolo. Se io le do 100 euro ma anche 40 che fa, lei, li rifiuta? Impossibile!». Insomma Di Maio potrebbe tirare un sospiro di sollievo, se non fosse per l’affondo arrivato poche ore fa da Matteo Salvini.
Reddito di cittadinanza, Matteo Salvini all’attacco: «Non è il futuro del paese!»
«Il tasso di rifiuto è tra il 25% e il 27% delle domande. Ad aprile sono state pagate 58mila domande di pensioni di cittadinanza su 500mila domande pagate complessivamente tra reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza. Su un milione ne pagheremo circa 750 mila e le pensioni sono circa il 14% di questo ammontare!», ha affermato Pasquale Tridico, parole di rassicurazione che arrivano però in un momento delicato per l’attuale esecutivo. L’alleanza tra pentastellati e leghisti comincia a vacillare e Matteo Salvini, durante un appuntamento elettorale tenutosi a Montegranaro prima e nel corso di un’intervista poi, è tornato ad attaccare il cuore del Movimento, il reddito di cittadinanza, definendola «una toppa»: «Il reddito di cittadinanza non è il futuro del paese. È servito a mettere una toppa al problema della povertà. È stato un esperimento da fare ma non è il futuro per la crescita del Paese per i prossimi 50 anni!». Il leader della Lega, infatti, ha spiegato che la vera necessità è quella di intervenire sulle tasse: «Sto amabilmente e pacatamente ragionando con gli amici cinque stelle perché noi già quest’anno siamo riusciti a fare qualcosa per i piccoli: partite Iva artigiani, liberi professionisti, piccoli imprenditori!». Il ministro dell’Interno pretende però di più: «Io mi sono impegnato: mi rifiuto di aumentare anche di un centesimo l’IVA, prima va riformato il sistema fiscale, bisognerà avere coraggio e io non mi rassegno!».
Reddito di cittadinanza, l’affondo del Ministro dell’Interno: «Ha aumentato le separazioni e i divorzi, ci sono persone che fanno acquisti strani…!»
Come riporta poi Adnkronos in un’intervista a Il Corriere della sera Matteo Salvini ha rincarato la dose, sferrando un nuovo «colpo di coda»: «Il reddito di cittadinanza ha aumentato le separazioni e i divorzi, ci sono persone che fanno acquisti strani… Ma va bene: si controllerà!». Insomma, nonostante i numeri positivi, il reddito di cittadinanza continua a dividere il Ministro del Lavoro e quello dell’interno.