Il PD sorpassa il Movimento 5 Stelle sulla proposta di reddito minimo garantito per disoccupati e precari e presenta la sua proposta di legge: 500 euro al mese per 2 anni per disoccupati, inoccupati (giovani che non hanno mai lavorato) e precari con un reddito annuo complessivo non superiore a 6800 euro.
Primo firmatario della proposta di legge, depositata la scorsa settimana a Montecitorio, è il deputato molisano del PD Danilo Leva. Si tratta di una proposta piuttosto diversa da quella contenuta nel programma del Movimento 5 Stelle e per il momento non ancora tradotta in disegno di legge.
Secondo i calcoli del PD, l’introduzione di un reddito di cittadinanza in questa forma costerebbe circa 2 miliardi di euro l’anno, mentre il progetto a “5 stelle” di garantire 1000 euro al mese a tutti i senza lavoro avrebbe costi insostenibili.
Il provvedimento, che secondo il disegno dei democratici dovrebbe essere finanziato paritariamente da Stato e Regioni, avrà una durata in via sperimentale di due anni e mezzo, dal 2013 al 2015. La priorità di assegnazione del reddito di cittadinanza andrà ai cittadini delle regioni con tassi di disoccupazione superiori alla media nazionale. Si terrà conto anche del tasso di povertà assoluta: in questo caso dovrebbero esserne avvantaggiati i cittadini delle regioni del sud.