L’uscita dall’euro da parte dell’Italia? Un argomento che torna in auge in vista delle elezioni politiche 2018 e che risulta essere terreno di forte scontro tra i leader politici. A richiedere un Referendum per l’uscita dall’euro nel Bel Paese è Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle. Ma sia Matteo Renzi che Salvini, rispettivamente leader di Pd e Lega, rigettano la proposta del candidato pentastellato.
Berlusconi e il suo partito hanno votato la riforma Fornero, una sciagura per i pensionati italiani. Noi vogliamo mettere un tetto alle pensioni d’oro da 5.000 euro netti in su. L’ho ripetuto più volte perché tutti capissero. Berlusconi o mente o ormai ha perso colpi
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 19 dicembre 2017
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Salvini a Di Maio: “Referendum sull’euro è una sciocchezza”
“Il referendum sull’euro? Una sciocchezza” Così Matteo Salvini, ospite di Circo Massimo su Radio Capital, condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, liquida brevemente l’ipotesi di una consultazione sulla moneta unica avanzata dal leader del M5S Luigi Di Maio: “La vera emergenza – afferma il segretario federale della Lega – è portare il lavoro in Italia: l’euro fa parte delle regole europee che devono cambiare. Da 15 anni ci sentiamo dire che bisogna chiudere gli ospedali per ridurre il debito che invece è aumentato. Quella del referendum è una sciocchezza”. E chiarisce: “C’è la possibilità di avere altre soluzioni per pagare il debito mantenendo l’euro. La mia prospettiva – aggiunge – non è uscire dall’euro ma rientrare con nuove regole”.
E due. Dopo Di Maio, oggi Salvini. Anche lui vuole confermare gli #80euro. Dunque la nostra misura più contestata di questi anni mette d’accordo tutti.
Ti criticano, ti insultano, ti attaccano. Poi però ti copiano. Buffa la vita, eh? Andiamo #avanti.— Matteo Renzi (@matteorenzi) 20 dicembre 2017
Elezioni Politiche 2018, Salvini sbatte la porta in faccia a Di Maio
Salvini inoltre esclude l’appoggio della Lega a un governo Di Maio: “Basta vedere Spelacchio a Roma, come governano le città. Dico no a un ‘governo Spelacchio’. Il M5S cambia idea continuamente”. Poi, rivolto al candidato premier pentastellato e al suo appello pubblico alle altre forze politiche presentando programma e squadra grillina, taglia corto: “Di Maio non sa come funziona, qualcuno deve spiegarglielo. Il presidente della Repubblica non gli dirà ‘sei simpatico, elegante, vai a letto in giacca e cravatta e ti affido il mandato’, ma lo affiderà a chi ha la maggioranza per governare. E l’unica coalizione che può avere il 40% è quella del centrodestra. Matterella chiamerà noi a formare il governo”.