Morte Renata Rapposelli ultime notizie: importante indiscrezione sul giallo di Giulianva ieri, 19 gennaio, durante la diretta di Quarto Grado. Recuperate dagli inquirenti delle immagini importantissime. Si tratta di un nuovo determinante elemento investigativo in man agli inquirenti, che aggraverebbe, se trovasse conferma ufficiale, la posizione di Giuseppe e Simone Santoleri, rispettivamente ex marito e figlio della pittrice 64enne scomparsa il 9 ottobre dopo averli incontrati a Giulianova, dove risiedono, e trovata cadavere un mese dopo a circa 100 km di distanza.
Si tratta di diversi fotogrammi che avrebbero ripreso il passaggio, lungo la Statale 16 e le strade adiacenti, di una macchina simile a quella in uso ai Santoleri, ovvero la Fiat 600 bianca più volte possa sotto sequestro, e da cui i Ris hanno prelevato terriccio da comparare con quello presente nell’area di campagna, a Tolentino, sul Chienti, dove il 10 novembre è stato rinvenuto il corpo della pittrice.
Le telecamere di videosorveglianza avrebbero dunque immortalato lungo tutto il tragitto fra la provincia di Teramo e quella di Ascoli Piceno un’auto sospetta, tra le 17 e le 19. Si tratta di una strada lunga circa 100 km, l’ipotetico tragitto che avrebbero fatto i due uomini (indagati a piede libero per omicidio volontario in concorso e occultamento di cadavere) per disfarsi del corpo senza vita della povera Renata. Un percorso che secondo Simone Santoleri avrebbe fatto il padre in auto, ma nel primo pomeriggio (dalle 13:45 in poi) del 9 ottobre, per accompagnare la donna, su sua richiesta, al santuario di Loreto per pregare. Destinazione che la vittima non raggiungerà mai.
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Ora gli investigatori starebbero procedendo con delle comparazioni per capire se si tratti dell’auto dei Santoleri. Non solo, dai filmati in mano agli inquirenti si evincerebbe la presenza di più ombre all’interno dell’abitacolo della vettura, il che farebbe pensare a più persone a bordo del veicolo. Mancherebbe tuttavia un particolare: dai filmati non si evincerebbe la targa dell’auto. Le immagini sarebbero infatti poco chiare ed ecco che per questo motivo gli investigatori stanno cercando di identificare il mezzo attraverso altre comparazioni tra le immagini ed i particolari della vettura di Simone e Pino Santoleri. Questo è un ulteriore elemento in mano alla Procura, convinta della colpevolezza dei due indagati.