In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, esponente del Partito democratico, ha spiegato che la Legge di Stabilità per l’anno 2016 ammonterà a circa 25 miliardi di euro e conterrà oltre che provvedimenti relativi al rinnovo dei contratti pubblici e al fisco anche un corposo pacchetto riguardante la riforma delle pensioni.
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Morando ha voluto precisare che meccanismi di flessibilità che consentiranno un’uscita anticipata dal lavoro, saranno già contenuti nel Documento economico e finanziario previsto per settembre. Una di queste misure potrebbe essere il prestito pensionistico. Poi ha aggiunto: “Leggo molte ipotesi, ma ritengo ipotizzabili solo quelle non a carico dello Stato”. Dunque saranno possibili quelle misure che non intaccheranno i conti pubblici: “Risorse aggiuntive sono giustificabili solo per il sostegno ai poveri e alle famiglie con bambini”.
Comunque ogni intervento che andrà a riformare il settore previdenziale, del lavoro o del fisco è strettamente legato ai margini di flessibilità che l’Italia avrà riconosciuti dall’Unione europea. Morando, infatti, ha però ricordato: “Siamo nella condizione di chi ha promesso riforme e le sta facendo, dunque ha diritto a flessibilità. Il punto è quanta ne otterremo”.