Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è intervenuto sul tema riforma pensioni 2015 dopo la sentenza Consulta. Renzi ha spiegato che non verranno asportati soldi a nessuno e che la sentenza della Corte Costituzionale non preclude il blocco delle indicizzazioni. In sostanza, non era efficace quello approvato dal Governo Monti e basterebbe rivedere quel tipo di modello.
La decisione del Governo sul rimborso dei pensionati, dunque, potrebbe arrivare in tempi ben più rapidi e, in particolare, prima delle elezioni secondo Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. In attesa, però di avere una data e le modalità di questo rimborso, si sta provando a stimare il rimborso che si dovrà ai pensionati in questione. L’Ufficio parlamentare di Bilancio ha stimato, infatti, che i pensionati con l’assegno meno elevato tra quelli esclusi dall’indicizzazione, dovrebbero ricevere un rimborso pari a 3.000 € (per le pensioni fino a 2.000 €) per i successivi anni e, in più, l’aumento della tariffa pensionistica pari a 1.229 € lordi all’anno. Il rimborso, ovviamente, sarebbe più elevato per chi percepisce pensioni più elevate: 3.800 € per chi percepisce un assegno compreso tra i 2.000 € e i 2.500 €.