Arrivano altre notizie riguardanti il tema riforma pensioni 2015. Come riportato da PensioniOggi, il 2016 dovrebbe essere l’anno di un ulteriore innalzamento dell’età pensionabile per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica, se non dovessero esserci delle modifiche importanti nei mesi a venire. La novità più importante è l’aumento di 4 mesi di tutti i requisiti per raggiungere la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata. Questo è quanto confermato dal decreto ministeriale del dicembre 2014.
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Tale aumento, sarà poi abbinato all’incremento dell’età pensionabile di vecchiaia delle donne, lavoratrici dipendenti e per le donne nel privato. Per quanto riguarda la prima categoria si passerà dagli attuali 63 anni e 9 mesi ad un’età di 65 anni e 7 mesi, per le seconde, invece, si passerà dagli attuali 64 anni e 9 mesi ai 66 anni e 1 mese. Circa due anni in più rispetto alla situazione attuale. Per lavoratori e lavoratrici del pubblico impiego, l’uscita di vecchiaia sarà a 66 anni e 7 mesi.
Le lavoratrici però, dovranno subire un’ulteriore stretta, dovuta al blocco dell’opzione donna. Infatti, è prevista la scadenza della possibilità di chiedere la pensione a 57 anni e 35 di contributi in cambio dell’assegno calcolato col sistema contributivo. Dal 2016, questo tipo di soluzione verrà messa da parte, a meno che non venga fatto un intervento da parte del Governo sulla c.d. flessibilità in uscita. Per il discorso relativo alla pensione anticipata, sarà necessario avere 42 anni e 10 mesi di contributi per i lavoratori, 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici.