Altre novità sul tema riforma pensioni 2015: il Fondo Gas verrà soppresso a partire dal 1° dicembre 2015. Come riportato da PensioniOggi, questa operazione è prevista dall’emendamento al decreto legge 78/2015 presentato dal Relatore e approvato in Commissione di Bilancio a Palazzo Madama. Di conseguenza, a decorrere dalla stessa data cesseranno le contribuzioni al Fondo Gas e non sarà liquidata nessuna ulteriore prestazione. Inoltre, verrà istituita presso l’Inps la Gestione ad esaurimento del soppresso Fondo Gas che entrerà nei rapporti attivi e passivi già in capo al Fondo.
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Sono obbligatoriamente iscritti al Fondo gas i dipendenti delle aziende private del gas che producono e/o distribuiscono gas alla cittadinanza per usi civili, aventi la qualifica di operaio ed impiegato. É un fondo obbligatorio integrativo dell’Assicurazione generale obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti. Questa notizia, ovviamente, non è vista positivamente perché sottrarrebbe la posizione previdenziale di tantissimi lavoratori del settore.
Nell’emendamento è prevista una misura che tutela gli iscritti ancora in servizio o in prosecuzione volontaria della contribuzione che non maturano il diritto di accesso alla pensione integrativa da parte del Fondo Gas, alla data del 30 novembre 2015. Per ogni anno di iscrizione al Fondo, ai datori di lavoro viene a carico un onere dell’1%, moltiplicato per l’imponibile Fondo Gas dell’anno 2014. Tale fondo, può essere lasciato al datore di lavoro o destinato a previdenza complementare. Nell’ultimo caso, sarà utile la data di iscrizione al Fondo Gas ai fini di determinare l’anzianità richiesta per poter accedere alla pensione, come previsto dal decreto legislativo 5 dicembre 2005 n.252.