Il premier Matteo Renzi, da politico molto attento all’umore dell’elettorato, tiene sempre un occhio vigile ai sondaggi che negli ultimi giorni gli segnalano un calo di gradimento del Partito democratico a favore delle opposizioni di Movimento Cinque Stelle e Lega che hanno assunto il tema delle pensioni come punti della loro propaganda politica. Ecco perché ci si può aspettare che il Governo possa fare qualche apertura alla sua maggioranza e ai sindacati che continuano a chiedere novità sulla riforma previdenziale.
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Alla Camera tra lunedì e mercoledì prossimo i relatori dovrebbero presentare il gruppo di emendamenti da inserire nel testo che entro il 14 dicembre dovrebbe arrivare al voto finale dell’aula. Già nel fine settimana con i banchetti del Pd nelle piazze delle città italiane il premier Renzi e anche gli altri ministri potranno discutere con i cittadini e rispondere alle loro domande e critiche anche su questo tema spinoso delle pensioni.
Le novità più importanti che potrebbero trovare accoglimento, oltre all’ampliamento dell’Opzione Donna e della platea degli esodati da salvaguardare, si riferiscono a qualche forma sperimentale di flessibilità con una modifica del part-time per gli ultra 63enni proposta dal Governo e l’introduzione dell’assegno universale come misura di lotta alla povertà. Continua a restare in ballo anche il collegato della legge delega per definire tempi e argomenti certi della riforma organica del sistema previdenziale che il Governo dovrebbe varare nel 2016.