Uno degli amministratori del gruppo nato in Facebook, Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti, Roberto Occhiodoro ha pubblicato un post in cui fa il punto sullo stato della loro situazione, richiamando la vertenza che i sindacati confederali hanno aperto sulle loro richieste, dentro il capitolo più generale previdenziale.
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Cgil, Cisl e Uil hanno accogliendo e sostenendo le richieste di questi lavoratori che sono entrati nel mondo de lavoro in giovanissima età e che chiedono di andare in pensione avendo maturato 41 anni di contributi senza limitazioni di età e senza penalizzazioni sul trattamento pensionistico, così come proposto da Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera.
Viste le diverse dichiarazioni da parte di esponenti del Governo che nel 2016 verrà affrontato il capitolo della maggiore flessibiltà in uscita, i lavoratori precoci si aspettano che in questo provvedimento trovi spazio la Quota 41, in caso contrario col sostegno dei sindacati promettono di fare una dura battaglia già a partire dai primi mesi del 2016.