Ora che la Finanziaria sta per diventare legge, non mancano le polemiche anche in tema di pensioni: anche Cesare Damiano ha espresso le proprie perplessità nei confronti delle scelte attuate dal Governo, innanzitutto per quanto riguarda il delicato tema della flessibilità in uscita. In un’intervista rilasciata in esclusiva a L’Unità, il presidente della Commissione Lavoro alla Camera ha dichiarato che il premier Matteo Renzi avrebbe ignorato il tema delle pensioni in prima istanza, poi ne avrebbe “compreso l’importanza”, promettendo di “provvedere nel 2016”. La proposta di Damiano? Anticipare l’uscita ai 62 anni e tre mesi, con 35 anni di contributi e con penalizzazioni del 2% per un massimo di 4 anni.
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Intanto anche i sindacati hanno manifestato l’intenzione di continuare a combattere nel 2016 per porre fine alle storture della Legge Fornero. Proprio poche ore fa Vera Lamonica della CGIL, in un’intervista rilasciata a Ilsussidiario.net, ha lamentato il fatto che la legge di Stabilità non abbia toccato il tema delle pensioni, se non per quanto riguarda Opzione Donna ed esodati, ribadendo la necessità di garantire maggiore flessibilità anche per favorire il turn over dei giovani.