Tra oggi e domani si dovrebbe definire l’intesa tra la maggioranza parlamentare e il Governo sulle modifiche da apportare alla parte previdenziale contenuta nella Legge di Stabilità. Finora sono stati respinti tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni, gli ultimi sulla Quota 100 e sulla mini pensione.
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Il compito di presentare le modifiche concordate è stato affidato ai relatori di maggioranza. Dovrebbero arrivare in porto l’ampliamento dell’Opzione Donna alle nate nell’ultimo trimestre del ‘57 e del ‘58, l’eliminazione delle penalità per i lavoratori precoci o usurati che sono usciti prima del 2015 e il miglioramento della staffetta con il part time per i lavoratori ultra 63enni.
Al momento l’ipotesi della legge delega che era stata richiesta già al Senato con un ordine del giorno non ha trovato accoglienza da parte dell’esecutivo. Secondo l’ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu, i lavoratori precoci sono una categoria in esaurimento: “I precoci provengono da un altro periodo storico. Se vogliamo in qualche modo salvaguardarli, è possibile mantenere questa formula della pensione anticipata, tornare ai 40 anni di contributi, come propone M5S, appesantirebbe troppo il costo del sistema pensionistico, a discapito dei giovani.” L’ex ministro ritiene preferibile una maggiore flessibilità in uscita per tutti: “Anziché inseguire una soluzione caso per caso è meglio formulare una flessibilità in uscita che sia valida per tutti”