La riforma delle pensioni continua a far discutere, nelle aule parlamentari e non solo. Ieri sera, sul palco della trasmissione “Dimartedì” condotta da Giovanni Floris, si è tornati a parlare dell’argomento insieme, tra gli altri, all’economista Giuliano Cazzola, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia Paola De Micheli, la presidente di Colap Emiliana Alessandrucci e il giornalista Maurizio Belpietro.
Le affermazioni di Cazzola non sono passate inosservate: dopo aver esordito con la frase “Le critiche alla Fornero e simili leggi sono boutade che ci potevamo risparmiare”, l’economista ha provato a sviare l’argomento, a cui è stato riportato dal conduttore. Secondo Cazzola, “la riforma Fornero ha recepito delle norme procedenti”, e anche se “il Governo ha promesso molto mantenendo poco”, non va dimenticato che “12 milioni su 16 sono stati salvaguardati. Gli altri 4 milioni di pensionati un sacrificio lo possono fare!”.
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La De Micheli ha risposto difendendo l’operato del Governo, che avrebbe dapprima provato a risolvere i nodi più gravi della riforma e poi messo in atto una serie di interventi per porre un freno alle storture, con opzione donna, la salvaguardia di un certo numero di esodati e la misura per evitare l’indicizzazione delle minime. Ma le critiche non sono arrivate a tardare: Emiliana Alessandrucci ha posto in evidenza alcune lacune del regime opzione donne, che non riguarderà in nessun modo le lavoratrici autonome, mentre Belpietro ha evidenziato il fatto che se davvero ci fossero stati sufficienti risorse economiche da investire si sarebbero potuto risolvere in maniera definitiva la questione esodati. Il giornalista ha poi evidenziato come il Tribunale di Palermo abbia fatto ricorso sull’adeguamento delle pensioni, giudicandolo non corretto.