La riforma delle pensioni continua ad essere al centro del dibattito pubblico e politico: mentre alla commissione Bilancio continua la discussione sugli emendamenti alla Legge di Stabilità, non si placa il fermento dei gruppi di pensionandi coinvolti.
Tra i più agguerriti va senz’altro citato quello della lavoratrici donne, da diversi mesi impegnate affinché l’Opzione Donna venga prorogata al 2018. Nonostante sia sempre più flebile la speranza che il provvedimento sia recuperato in Legge di Stabilità – come reso noto dall’onorevole Walter Rizzetto – le donne non demordono e anzi sono pronte a lanciare nuove sfide attraverso petizioni ed sms. Una delle ultime azioni riguarda l’eventuale partecipazione alla manifestazione in programma alla Stazione Leopolda dall’11 al 13 dicembre 2015 a Firenze, per la quale è ancora possibile proporre degli interventi.
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Come si evince dalla pagina Facebook “Opzione Donna Proroga al 2018” in un post a firma delle amministratrici, l’intento del gruppo è quello di “continuare a lavorare affinché Opzione Donna al 2018 possa essere considerata corpo vivo all’interno della questione “flessibilità” affinché, all’interno di un quadro previdenziale più ampio, la nostra proposta sia per gli addetti ai lavori, nuovo stimolo per ulteriore riflessione, diventando una possibilità di scelta con requisiti e caratteristiche specifiche proprie.”
Scelta che del resto è sostenuta da vari esponenti politici: anche l’ex ministro del lavoro Tiziano Treu, in una recente intervista rilasciata in esclusiva a ‘Ilsussidiario.net’, ha dichiarato che la proroga dell’Opzione Donna potrebbe andare a regime. Senza escludere che possa interessare in futuro anche gli uomini, se inserita in un piano strutturale di più ampio respiro.
In apertura foto tratta dalla pagina Facebook “Opzione Donna Proroga al 2018”