Riforma pensioni 2017: lavori usuranti, ecco tutte le agevolazioni
Anche per i lavoratori addetti a mansioni considerate usuranti con la Legge di Stabilità 2017 sono state rese meno rigide le modalità di accesso al pensionamento. Non sono stati modificati i requisiti più importanti, ma sono state introdotte agevolazioni che si riferiscono agli anni di svolgimento dell’attività usurante, al congelamento per 10 anni dell’adeguamento della speranza di vita, alla cancellazione delle finestre mobili che ritardavano di 12 o 18 mesi la decorrenza della pensione, infine è stata semplificata anche la modalità di presentazione della domanda. Mentre sono rimasti invariati i lavoratori che possono beneficiare del riconoscimento come lavoratori usuranti già adottato con l’articolo 24 della legge 214/2011.
Riforma pensioni 2017: lavori usuranti tutte le categorie
Gli appartenenti alla categoria dei lavoratori riconoscibili come usuranti sono:
>gli addetti a mansioni particolarmente usuranti cioè chi lavora in galleria, nelle cave, in cassoni ad aria compressa, palombari, lavori ad alte temperature, in spazi ristretti, di asportazione amianto;
>i lavoratori adibiti a turni di notte per almeno sei ore ogni giorno e per un minimo di 64 giorni all’anno;
>i lavoratori che, al di fuori del caso precedente, prestano la loro attività per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro pari all’intero anno;
>addetti alla linea catena che svolgono l’attività in imprese soggette a specifiche voci tariffarie Inali in mansioni caratterizzate dalla ripetizione costante delle stesse;
>i conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Tutte queste attività classificate come usuranti devono essere svolte per metà della carriera lavorativa oppure per un periodo di sette anni negli ultimi dieci anni.
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Riforma pensioni 2017: lavori usuranti, come presentare la domanda all’Inps
I lavoratori addetti a mansioni usuranti possono accedere alla pensione al raggiungimento dei requisiti che sono basati sulla somma tra età anagrafica e anzianità contributiva che non può essere inferiore a 35 anni:
>I lavoratori addetti ad attività usuranti compresi i lavoratori notturni e quelli addetti ai turni di notte per più di 78 giorni all’anno, devono raggiungere la quota 97,6, ovvero 61 anni e 7 mesi di età se dipendenti, quota 98,6 con 62 anni e 7 mesi di età se autonomi;
>gli addetti al lavoro notturno per almeno sei ore a notte e per numero di giorni all’anno da 72 a 77, devono raggiungere quota 98,6 con minimo 62 anni e 7 mesi di età se dipendenti, quota 99,6 con minimo 63 anni e 7 mesi di età;
>i lavoratori impegnati in lavoro notturno per almeno sei ore a notte e per un numero di giorni all’anno da 64 a 71, possono accedere alla pensione con quota 99,6 con un minimo di 63 anni e 7 mesi di età se dipendenti, quota 100,6 con un minimo di 64 anni e 7 mesi di età se autonomi.
La domanda di pensionamento per il 2017 deve essere presentata entro il 1° marzo 2017 se l’interessato matura i requisiti nello stesso anno, mentre entro il 1° maggio 2017 dovranno presentare la domanda coloro che acquisiranno i requisiti nell’anno 2018. A partire dal 2018 i tempi di presentazione della domanda diventeranno stabili: entro il 1° maggio 2018 dovrà presentare domanda chi perfezionerà i requisiti nel 2019 e così via.