Il recupero del Pdl di Silvio Berlusconi non è l’unico risultato degno di nota all’interno dello scenario delle Politiche 2013. Il risultato consegna un’altra verità: Antonio Di Pietro, conosciuto dai più come Tonino, non siederà in Parlamento.
L’ex leader dell’Italia dei Valori, coinvolto nel recente scandalo che lo ha costretto ad abdicare dalla segreteria del suo ex Partito, in primis, ed allearsi con Antonia Ingroia (Rivoluzione Civile) è stato messo alla porta di Palazzo Chigi.
Il dato a pochi seggi dalla chiusura dei conteggi dicono che la sua compagine non ha raggiunto neanche il 2%. Morale della favola? L’ex pm di “mani pulite” sarà costretto a guardare alla Tv lo “spettacolo” politico del prossimo Governo, se di governabilità si può parlare.
Intanto il leader di Rivoluzione Civile, Ingroia, parla di “strumentalizzazione” e “chiusura” dei media alla sua campagna. Parziale e leggera giustificazione del suo fallimento all’esordio nella giungla politica.
Sorte infame in entrambi i rami del Parlamento per uno dei protagonisti della recente storia politica italiana.
Chissà se dopo il tracollo di Casini e Fini, i tre non decideranno di fondare un movimento insieme.
AGGIORNAMENTO – Antonio Di Pietro si è dimesso da Presidente dell’Italia dei Valori
Leggi anche -> Inchiesta Report, la politica trema Nel mirino anche il Ministro Grilli di Gianluca Capiraso
Leggi anche -> Se anche Di Pietro è come gli altri di Gianluca Capiraso
Leggi anche -> L’Italia dei Valori non esiste più di Andrea Monaci