Gli immobili inutilizzati, che nelle città tendono al degrado, possono essere destinati e riutilizzati per un fine più utile alla comunità. Riusare e recuperare l’esistente è una forma opposta alla continua edificazione del suolo che ha impatto e costi più elevati per la natura e l’uomo. In Italia ci sono alcuni esempi di immobili ferroviari destinati ad attività sociali. La duplicità del fine, sociale e sostenibile, vorrebbe risolvere in modo coordinato e continuativo alcune problematiche contingenti.
Alcuni esempi riportati dall’Euricse si rivolgono al Ferrhotel di Roma, ex hotel per i dipendenti delle ferrovie, oggi Centro Pedro Arrupe aperto alle famiglie in fuga da Paesi in guerra. A Milano, nella stazione Centrale, le Ferrovie dello Stato Italiane, Enel Cuore, Fondazione Cariplo e Fondazione Milan hanno reso possibile il riuso del dismesso Rifugio di Fratel Ettore, oggi Rifugio Caritas. Gestito, appunto dalla Caritas Ambrosiana a favore dei senzatetto per un riparo notturo. A Pescara, invece, è stato attivato Help Center Train de Vie, centro polifunzionale per persone senza fissa dimora, gestito dall’associazione On the Road Onlus. Il progetto è stato sostenuto da Enel Cuore e Ferrovie dello Stato. Train de Vie è un progetto promosso da Enel Cuore e Ferrovie dello Stato destinato ad attivare servizi a favore del disagio sociale in 15 città e 18 stazioni. In Europa i progetti legati alle stazioni ferroviarie e l’integrazione sociale e solidale sono diffusi ed incentivati.
A ben vedere in Italia i treni sono sempre stati in ritardo, bisogna sperare che nuovi progetti abbiano l’andamento opposto…
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