Roberta Ragusa news: emergono nuovi, sconcertanti, stralci di intercettazioni delle conversazioni tra Sara Calzolaio e Antonio Logli risalenti ai mesi successivi alla scomparsa della donna, quando la figlia più piccola soffriva per la situazione e mal tollerava la presenza in casa, in qualità di nuova convivente del padre, di quella che fino a pochi giorni prima era stata per lei e suo fratello ‘solo’ la baby sitter.
Sara Calzolaio nel 2013 parla di Roberta Ragusa come se fossa morta
Com’è noto, a diffondere in esclusiva i contenuti agghiaccianti delle conversazioni è stato il settimanale Giallo. E in queste ore si parla di un altro passaggio delle succitate conversazioni tra la ragazza e Antonio, in cui la Calzolaio si lascia sfuggire una frase incredibile: “Posso capire, perché mio babbo è morto, io so com’è …”. Era marzo 2013, un anno dopo la scomparsa di Roberta Ragusa, che a quell’epoca veniva ancora cercata in quanto reputata persona scomparsa – allontanatasi da casa volontariamente, come il marito Antonio Logli aveva sempre lasciato intendere – e non certo deceduta. Ma Sara mentre parla con Antonio usa parole che fanno rabbrividire. Fa un riferimento indiretto alla morte di Roberta, come se già avesse certezza che la donna non fosse più in vita. Poi si corregge: “Posso capire cosa prova a non sapere dove sia (la mamma, ndr)”.
Antonio Logli Cassazione: a luglio 2019 l’ultimo atto del processo
Al tempo la casa di Logli e Roberta, a San Giuliano Terme (Pisa), fu tappezzata di cimici durante le indagini. Vennero dunque registrate tutte le conversazioni tra la famiglia, tra Sara e Antonio, le liti tra la ragazza e la figlia più piccola di Roberta. Quelle intercettazioni sono state acquisite agli atti dei processi, che hanno visto Logli condannato in primo e secondo grado a 20 anni di reclusione per omicidio volontario e distruzione di cadavere. “Il problema è che lei sta male” – dice Antonio a Sara – “hai capito? Le manca le mamma”. “Posso capire” – risponde Sara – “perché mio babbo è morto, io so com’è”. “Posso capire cosa prova lei, che non sa dove sia (Roberta, ndr.)“. Da allora molte cose sono cambiate, Sara Calzolaio è stata accettata da entrambi i figli di Antonio, che lo appoggiano incondizionatamente perché credono nella sua innocenza. Logli è sottoposto all’obbligo di dimora nella casa in cui vive con Sara e i figli e attende la sentenza di Cassazione che arriverà a luglio 2019.