Continua a far discutere la storia del piccolo Charlie Gard, il bimbo britannico affetto da una malattia rarissima e tenuto in vita solo dalle macchine. La scorsa settimana la sentenza della Corte di Strasburgo ha dato ragione ai medici ma per il momento è stato concesso un periodo di deroga alla famiglia. Intanto, dall’ospedale Bambino Gesù di Roma arriva una proposta.
La storia di Charlie Gard
Mariella Enoc, presidente dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, ha annunciato al Messaggero: “Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo. Le parole del Santo Padre, riferite al piccolo Charlie, ben riassumono la mission dell’ospedale Bambino Gesù. Per questo motivo, ho chiesto al direttore sanitario di verificare con il Great Ormond Street Hospital di Londra, dove è ricoverato il neonato, se vi siano le condizioni sanitarie per un eventuale trasferimento di Charlie presso il nostro ospedale.”
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“Sappiamo che il caso è disperato e che, a quanto risulta, non vi sono terapie efficaci. Siamo vicini ai genitori nella preghiera e, se questo è il loro desiderio, disponibili ad accogliere il loro bambino presso di noi, per il tempo che gli resterà da vivere.”