La tecnologia è sempre stata ideata per essere al servizio dell’uomo. Nel campo dei robot si stanno facendo passi da gigante anche se per vedere un vero umanoide ci vorrà ancora del tempo. Sono tanti e diversi i robot ideati dagli scienziati in questi anni, per lo più utilizzati per cercare di rendere la macchina più simile all’uomo e magari sostituirci in occasioni di pericolo o semplicemente per svolgere determinati lavori.
Una recente notizia riportata dalla BBC sulla creazione di un umanoide ideato per soddisfare i desideri sessuali, ha fatto il giro del mondo in poche ore. Il suo nome è Roxxxy, il robot con la tripla x, pensato prettamente per il sesso.
Chi è ROXXXY: Attualmente è uno dei migliori robot sul mercato e si trova in Giappone, un robot che balla e canta ed è stato costruito dal National Institute of Advanced Industrial Science and Technology (AIST). Roxxxy, è stato pensato per il sesso tra uomo e macchina, pesa 27 Kg è alta 1 metro e 70, viene fornita dalla casa prodruttrice in diversi colori e connotati e la sua pelle sembra quella umana. L’unico inconveniente, al di la del fatto che non è umano è la batteria, che dura relativamente poco. Il robot è frutto del genio di Douglas Hines, ingengnere elettronico e fondatore fondatore di TC Systems.
Il mercato delle “bambole gonfiabili” incide molto nell’industria dell’eros e per molti ricchi squattrinati di certo non importerà se Roxxxy costa 9.000 dollari. Oltre ai vari modelli femminili e vi è anche una verisone maschile chiamata Rocky. Ma entro fine anno la stessa società prevede di mettere a punto un modello più avanzato, che sarà mobile e autonomo.
Inutile dire che nessuna macchina potrà mai provare empatia pura, anche se magari sarà in grado di simulare in maniera eccellente un orgasmo, ma secondo un sondaggio dell’Huffington Post: circa una persona su 11 ha dichiarato di essere pronta a fare sesso con un robot. Secondo Sherry Turkle, psiocologa e professoressa presso il Massachusetts Institute of Technology: “Chi sta cercando di risolvere il problema di affetto e compagnia con un robot, non ha cercato di affrontare la questione con amici e e famiglia. Non si sta parlando solo di costruire macchine, ma anche di creare relazioni e valori umani.”