Le agenzie russe hanno diramato la notizia della morte di Mikhail Kalashnikov, avvenuta oggi 23 dicembre a Mosca. Kalashnikov, ‘padre’ dei celebri fucili d’assalto prodotti in Russia, aveva 94 anni e aveva smesso di lavorare un anno fa per problemi di salute di natura cardiaca.
Il Kalashnikov, il noto fucile mitragliatore AK-47, primo di una lunga serie di armi cui l’inventore e progettista Mikhail Kalashnikov, ha dato il proprio cognome, è considerato l’arma da fuoco più diffusa al mondo. È usato dagli eserciti di oltre 50 paesi, da guerriglieri e da terroristi. Il prototipo del primo fucile automatico AK-47 sta per ‘Avtomat Kalashnikov 1947’ fu inventato dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel ‘47. Fino ad oggi, nel mondo, sono stati venduti 100 milioni di pezzi. È un’arma sufficientemente pesante che spara bene a raffica senza vibrazioni ed è precisa anche da distanze non brevi.
Spara 600 colpi al minuto, prodotto su licenza in numerosi Paesi, il fucile ha avuto molte imitazioni ed è stato, nel periodo dell’Urss, l’arma per eccellenza degli eserciti del Patto di Varsavia e dei Paesi Fratelli, così come pure degli eserciti di liberazione e dei movimenti di guerriglia del Terzo Mondo. L’anno scorso il nuovo modello di Kalashnikov non ha superato i test preliminari e quindi non è stato ammesso per diventare la nuova arma da tiro dell’esercito russo.