Ha serenamente ammesso davanti ai giudici di avere ucciso undici persone e in taluni casi di averne anche mangiato i cadaveri. No, non è la trama di un film horror ma la nuda e cruda realtà.
La protagonista di questa aberrante storia è un’apparente innocua nonnina di 68 anni, ma in realtà Tamara Samsonova – questo il suo nome – è un’efferata serial killer di San Pietroburgo, capace di commettere atroci mostruosità. Finita in manette perché colta in flagranza di reato dalle telecamere interne al palazzo in cui viveva, che l’hanno ripresa intenta a trasportare pezzi di cadaveri, la donna con sorriso beffardo ha confessato i suoi delitti.
“Aspettavo da oltre 10 anni di ritrovarmi qui. Ho fatto tutto deliberatamente, con questa morte ho chiuso il capitolo”, queste le sue parole. La ‘nonnina’ cannibale è accusata di avere compiuto 11 delitti nell’arco di 20 anni, ma in realtà si teme che gli omicidi siano almeno 14.