Salvare gli esodati è iniquo. Almeno, così la pensano gli industriali italiani che stamattina, per bocca del Vice Presidente di Confindustria Aurelio Regina, hanno definito iniqua l’introduzione del 3% di tassazione sui redditi oltre i 150mila euro per finanziare le pensioni di chi, pur avendone maturato il diritto, con la riforma Monti-Fornero si è visto scippare il vitalizio.
Il provvedimento, che fa parte di un emendamento al Decreto Salva Italia in via di approvazione, sarebbe iniquo perché, ha detto Regina ai microfoni della trasmissione “Radio Anch’io”, colpirebbe la categoria di contribuenti che più spende, contribuendo a deprimere ancor di più i consumi già deboli in Italia da almeno 3 anni.
Considerazioni che, pur avendo un fondamento economico, da punto di vista dell’equità sono assolutamente risibili. Sarebbe di contro infatti equo lasciare senza reddito e senza pensione 400mila persone? Peraltro ancora non c’è certezza assoluta sulla reale consistenza numerica degli esodati, dopo l’increscioso balletto di cifre che ha visto contrapposti sindacati, Inps e il Ministro del Lavoro Elsa Fornero.
Il decreto sarà inoltre all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri convocato da Mario Monti domani, venerdì 26 ottobre, alle ore 10 a Palazzo Chigi.
Mentre sul fronte politico l’uscita di Regina ha incassato il plauso del Pdl che con il capogruppo Fabrizio Cicchitto ha detto di non condividere la scelta dell’esecutivo, sui social network si stanno scatenando numerose reazioni, eccone una particolarmente indignata:
Aurelio Regina può permettersi di dire certe cazzate perché non è un esodato e non è retribuito 1000€ al mese.
— Emmett Brown (@EmmettBrownDoc) Ottobre 25, 2012