Sanremo 2017: Alessio Bernabei canzone in finale
Alessio Bernabei dopo il successo “Noi siamo infinito” è tornato al Festival di Sanremo con la canzone “Nel mezzo di un applauso”, primo brano del suo prossimo album. Prima che iniziasse l’avventura sanremese, Bernabei ha pubblicato la sua biografia: “Jack è uscito dal gruppo”, edito da Rizzoli. Il giovane cantante big ha molte cose da raccontare, dalle prime esperienze con la band Dear Jack, fino a Sanremo 2017, passando dalla sua esperienza a Los Ageles con Justin Timberlake. Bernabei infatti ha dato la sua voce al troll Branch nel cartone Trolls uscito ad ottobre, nella versione originale il doppiaggio era realizzato da Timberlake. L’ex frontman dei Dear Jack è entrato in finale grazie al grande sostegno del voto popolare, la sua canzone è piaciuta ai moltissimi fan che lo seguono, mentre l’establishment ha stroncato l’esibizione del giovane. Infatti era serpeggiata la sensazione che Bernabei non sarebbe passato alla selezione dato che quel 50% di voto riservato alla sala stampa risultava molto difficile da ottenere. Invece contro tutti i pronostici sfavorevoli della stampa, Alessio è riuscito ad accedere alla serata finale e chissà che non voglia stupire ancora.
Sanremo 2017: Alessio Bernabei chi è?
Bernabei è molto conosciuto come leader del gruppo musicale Dear Jack, con cui ha partecipato al programma di Amici, di Maria De Filippi nel 2014. Dopo aver lasciato la band ha iniziato la sua carriera da solista, separando completamente la sua carriera professionale dagli altri membri dei Dear Jack, ma con i quali è rimasto molto amico. Già a Sanremo 2016, Alessio si è presentato solo davanti al pubblico dell’Ariston. Il sogno dell’ex concorrente di Amici è quello di poter vivere di musica e per poter arrivare alla realizzazione di questa grande aspirazione Alessio ha fatto il barista, il parrucchiere, l’idraulico e mestieri di tutti i tipi.
Sanremo 2017: Alessio Bernabei perché i media lo hanno stroncato?
Ma Alessio Bernabei ha la musica nel sangue, nato a Tarquinia il 4 settembre 1992, ha imparato a suonare agilmente ben quattro strumenti: chitarra, basso, clarinetto e pianoforte. Il motto che guida il giovane Alessio è carpe diem, ma lui si descrive come una persona molto romantica e allo stesso tempo caparbia. Lati del carattere che non ha mai nascosto e che gli fanno acquistare qualche nemico sul campo, come l’anno scorso a Sanremo quando decise di portare il fiocchetto arcobaleno come la maggior parte dei suoi colleghi, come segno indicativo dello schieramento a favore delle nozze gay, ma per Bernabei si dimostrò più importante proseguire dall’importante palcoscenico dell’Ariston, la battaglia contro una forma molto rara di leucemia. Alessio così fece accendere i riflettori anche sul caso di Lara Casalotti, che aveva bisogno della donazione di cellule staminali possibilmente da una persona di etnia mista. La ragazza grazie alla campagna nata sul web è riuscita a trovare il donatore, ma Bernabei ha cominciato a portare a macchia di “peccatore”, per non essersi accodato agli altri e per avere deviato l’attenzione su un altro tema. Questo antefatto spiegherebbe perché il giovane cantante non sarebbe ben voluto dai media, nonostante risulti molto amato dal pubblico.