Santa Cecilia è il santo di oggi 22 Novembre ed è la protettrice dei musicisti e cantanti. Cecilia, nata e morta a Roma tra il II e III secolo d.C., è una nobile romana convertita al cristianesimo. La Santa è festeggiata il 22 novembre da Cattolici e Ortodossi, perchè nel 1903 il Papa Sarto emanò il “Motu Proprio Inter Sollicitudines“, considerato il manifesto del Movimento Ceciliano. Nelle immagini sacre Santa Cecilia viene rappresentata con diversi simboli il giglio, l’organo, il liuto e la palma. Scopriamo ora qualcosa in più sulla vita e sul culto della martire romana.
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La vita di Santa Cecilia
Della vita di Santa Cecilia non sappiamo molto, sicuramente sposa il nobile Valeriano. Il giorno delle nozze nella casa di Cecilia risuonano organi e lieti canti ai quali la vergine, accompagnandosi, canta nel suo cuore: “conserva o Signore immacolati il mio cuore e il mio corpo, affinché non resti confusa”. Da questo particolare è stata denominata patrona dei musicisti. Cecilia confida allo sposo il suo voto di castità e così anche Valeriano si converte al Cristianesimo e la prima notte di nozze riceve il Battesimo da papa Urbano I. Dopo la conversione le autorità romane catturano San Valeriano, che viene torturato e decapitato; per Cecilia viene ordinata la morte sul rogo, ma, dopo un giorno e una notte, il fuoco non tocca il suo corpo e così si ordina di decapitarla. Il boia colpisce Santa Cecilia per tre volte, ma lei non muore subito e rimane agonizzante per tre giorni. Quando la martire muore, papa Urbano I, sua guida spirituale, con i suoi diaconi, prende di notte il corpo e lo seppellisce con gli altri papi. Santa cecilia si trova seppellita nella Basilica a lei dedicata in Trastevere, poiché venne spostata dal primo luogo di sepoltura da papa Pasquale I nel 821.
Curiosità legate alla vita della Santa
Due eventi importanti sono legati alla figura di Santa Cecilia. Nel 1599, durante i restauri nella basilica di Santa Cecilia in Trastevere viene trovato un sarcofago con il corpo della martire in un ottimo stato di conservazione. Il Cardinale Paolo Emilio Sfondrati commissiona allo scultore Stefano Maderno una statua che riproducesse quanto più fedelmente l’aspetto e la posizione del corpo della Santa, così come trovato, con la testa girata a tre quarti, a causa della decapitazione e con le dita della mano destra che indicano tre (la Trinità) e della mano sinistra uno (l’Unità); questo capolavoro di marmo si trova sotto l’altare centrale di Santa Cecilia.
Nel XIX secolo nasce il cosiddetto Movimento Ceciliano, diffuso in Italia, Francia e Germania. Vi aderiscono musicisti, liturgisti e studiosi, che intendono restituire onore alla musica liturgica sottraendola all’influsso del melodramma e della musica popolare. Il movimento ha il grande merito di riproporre nelle chiese il gregoriano e la polifonia rinascimentale delle celebrazioni liturgiche cattoliche. Nascono così le varie Scholae cantorum in quasi tutte le parrocchie e i vari Istituti Diocesani di Musica Sacra.