Sara Capoferri scomparsa a Brescia: è giallo fitto sull’ultima telefonata fatta ad un amico poco prima di sparire.
La madre 37enne originaria di Sarnico (Brescia) ma residente a San Pancrazio di Palazzolo, sparita nel nulla una settimana fa, martedì 21 febbraio, non si è presentata davanti scuola per prendere la figlia, come da accordi. Si indaga su l’ultima telefonata fatta ad un amico alle 3 di notte: Sara gli avrebbe telefonato dicendogli di sentirsi male. Lui l’avrebbe raggiunta, ma lei ci avrebbe ripensato con queste parole “Tutto a posto, vado a casa”. L’uomo avrebbe riferito agli inquirenti di averla seguita ma poi persa di vista in territorio di Rovato, località Bargnana.
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A meno di 48 ore dalla scomparsa, il ritrovamento della sua auto, una Nissan Micra, carbonizzata nelle campagne di Berlingo. Poco rassicuranti le parole del padre di Sara a Mattino 5, al quale la nipote si è rivolta quando si è accorta che la madre era sparita nel nulla: “Mia figlia si è allontanata di casa altre volte … forse fuggiva dal male di vivere. Usciva in giro con gli amici, rientrava tardi, e lasciava la figlia sola in casa … tutte cose che una madre non dovrebbe fare”. L’uomo mostrando perplessità e amarezza, ha tuttavia escluso che la donna possa avere deciso deliberatamente di abbandonare sua figlia, ipotizzando che qualcuno possa averle fatto del male.