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Sarah Scazzi, deposizione Cosima Serrano, Michele Misseri: “Non le crederanno mai”

Riprende oggi a Taranto il processo d’Appello a Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri per l’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto 2010 ad Avetrana. Le due donne, condannate all’ergastolo il 20 aprile 2013, si sono sempre dichiarate innocenti e sperano in un capovolgimento della sentenza. L’attenzione in aula oggi sarà catalizzata da un paio di intercettazioni già emerse durante l’inchiesta ma trascritte, per la prima volta, da un consulente nominato dalla Corte d’assise d’Appello di Taranto.

Si tratta di due conversazioni tra Sabrina e suo padre Michele Misseri – reo confesso del delitto della nipotina ma da sempre ritenuto menzognere ed inattendibile dagli inquirenti – datate 7 ottobre 2010 e avvenute nelle ore successive al ritrovamento del corpo di Sarah. “Perché l’hai fatto? Io non me lo so spiegare”, si sente Sabrina dire al padre.

Michele Misseri dal canto suo si è detto pessimista in merito alle annunciate dichiarazioni spontanee che la moglie oggi ha intenzione di fare in aula, durante l’udienza. “Sono stato solo io, mia moglie e mia figlia non c’entrano niente … La mia preoccupazione è che le condannino da innocenti”. L’uomo poi aggiunge: “Non crederanno mai a Cosima. Ho ucciso io Sarah, per questo mia figlia mi odia”.

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