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Sardine, Mattia Santori Vs Marco Rizzo: «State attenti, così Salvini va all’80%»

Ieri sera a TG2 Post, su Rai 2, è andato in onda lo scontro tra Mattia Santori, il leader del movimento delle sardine, e Marco Rizzo, il segretario del Partito Comunista. In studio era presente anche Francesco Giubilei, il giovane presidente della Fondazione Tatarella. Il confronto ha visto gli attacchi mirati di Rizzo e Giubilei a Santori, che sono risultati sulla stessa lunghezza d’onda su molti punti della discussione nonostante le abissali differenze ideologiche. Non è sembrato all’altezza del dibattito invece il front man della sardine, che è apparso un po’ evasivo nelle risposte, riproponendo pareri già dichiarati e sentiti, anche un po’ generici.

Marco Rizzo contro il movimento delle sardine di Mattia Santori

“Sardine? E` una piazza costruita bene, io non credo all’effetto spontaneo. Nel vecchio PC c’era un vecchio partigiano che ci diceva: non c`è nulla di più organizzato di un movimento spontaneo, ed è vero”, aveva già dichiarato il segretario del Partito comunista. “La tv e il mainstream poi moltiplicano. Adesso ci sono centinaia di migliaia di persone perbene che scendono in piazza. Ma per cosa? Adesso il potere è così forte che deve gestire anche il dissenso. E’ andato più in tv Santori in 20 giorni che io in tutta la vita. Le idee delle sardine possono avere un grande successo, il problema è anche chi recepisce questo messaggio. Io non andrei mai in piazza con un simbolo che non so neanche cosa rappresenta”. Ieri sera Rizzo si è scontrato con Mattia Santori e fra i temi affrontati c’è stato anche quello relativo alla presenza (e assenza) delle bandiere politiche nelle piazze delle sardine. Il segretario del PC ha aperto la trasmissione sostenendo una (strana?) “concomitanza fra la discussione del Mes e la protesta delle Sardine. Quando la gente manifesta è sempre positivo- ha poi aggiunto- ma forse essere solo contro Salvini è un grande favore a Salvini”. E questo l’esecutivo giallo-rosso, in particolare, lo ha già sperimentato e brevettato: l’anti-salvinismo non amplia il bacino dEi consensI, anzi, ha proprio l’effetto contrario sui cittadini. A questa accusa Mattia Santori ha risposto: “Non siamo contro Salvini ma contro il populismo e la deriva leghista che l’Italia sta prendendo. Noi siamo un anticorpo a questa creazione di consenso fatta ad arte che riteniamo pericolosa, evidentemente il fatto che le piazze si riempiano in modo così spontaneo e numeroso è il segnale che c’era una voglia di tornare a dire qualcosa”.

Francesco Giubilei contro Mattia Santori e le sardine: “Farebbero bene a tornare all’università”

Dopo la definizione di Santori delle sardine come “anticorpo” al populismo, ha preso la parola Francesco Giubilei affermando che “questo Paese avrebbe bisogno di idee e di proposte, non solo di proteste con una grande confusione ideologica come quella delle sardine. Santori parla di populismo, ma chi è più populista delle sardine? Vanno in piazza senza idee, senza una base culturale o valoriale, nel loro manifesto confondono i concetti di sovranismo e populismo: io credo che forse farebbero bene a tornare all’università e studiare un po’ meglio le categorie politiche al posto di scendere in piazza a lanciare slogan senza senso”. Santori ha risposto un po’ evasivamentesenza affrontare davvero le accuse di Giubilei: “C’è molta gente che parla e non ha mai partecipato a queste piazze, e in tutte queste piazze ho respirato tutt’altro: una grande energia, una grande voglia di rivalsa e un esame di coscienza che non è mai sbagliato farsi.”

movimento delle sardine

Marco Rizzo: “Mattia Santori è sempre in televisione, ci sarà un motivo”

Successivamente la discussione è tornata tra le mani del segretario del Partito Comunista che, riprendendo Santori, ha affermato: “Io credo di aver consumato le scarpe andando in piazza tutta la vita. Io credo che Mattia Santori è andato in televisione più lui in venti giorni che io in tutta la mia vita. Ci sarà un motivo. Bisogna interrogarsi quando c’è un’onda, anche perché tale onda va in quella direzione. Il capitalismo per anni ha indirizzato il consenso, si pensi al Piano Marshall. Oggi vediamo altre forme, come movimenti che nascono e subito vengono pompati e lanciati. Come avvenne con il Popolo Viola e con il M5S. O altrove con Podemos e Syriza”. Il leader delle Sardine a questo punto ha contrattaccato: “Nessuno ci sta corteggiando, almeno non ufficialmente, anche se ci fanno domande sul nostro futuro. Probabilmente qualcuno vorrebbe valorizzare la nostra energia e incanalarla in Politica. Noi abbiamo fatto una diagnosi di cosa non va, ma la terapia spetta a qualcun altro. Noi non vogliamo diventare una forza politica“. E poi ha aggiunto: “In piazza a Firenze c’è stata una provocazione di chi cercava visibilità, come tanti fanno con noi. Qualcuno ha tirato fuori una bandiera di Potere al Popolo e la piazza ha detto che la visibilità doveva cercarla altrove”.

Mattia Santori movimento delle sardine

Marco Rizzo: “Non potete cacciare l’unica bandiera rossa”

“Credo che ci fosse un ragazzo con la bandiera rossa- ha continuato Marco Rizzo, segretario del PC- Una piazza contro l’odio, il razzismo e il fascismo non può cacciare l’unica bandiera rossa che si presenta. Quella è il simbolo della libertà e della giustizia sociale. Mi ha fatto impressione. D’altronde a quella piazza vengono dati consigli interessati da parte anche di Prodi e di Monti. Poi ho visto delle bandiere europee nelle loro piazze”. L’esponente comunista, poi, ha aggiunto una riflessione: “Io vorrei dire loro di stare attenti, perché se la piazza sembra di sinistra, canta ‘Bella Ciao’ ma le bandiere che appaiono in quelle piazze sono quelle europee, allora Salvini non va al 50% ma va all’80%“. A questa accusa Mattia Santori ha risposto: “Se viene indicato di non portare bandiere in piazza, è ovvio che appena uno la tira fuori, gli altri gli dicano che non ha capito niente. Rizzo non ha capito cosa è successo in piazza a Firenze, dove alcuni stavano contestando per portare all’attenzione che Potere al Popolo è un’altra roba. Ciò è legittimo, ma allora organizzi la tua piazza e spieghi il tuo messaggio. Non vai in una piazza di 40mila persone che è lì per altri motivi. Non dobbiamo rubarci visibilità l’un l’altro.” E poi, ha aggiunto: “Rizzo ha affermato che noi abbiamo cacciato via della gente, ma non è vero. Non abbiamo cacciato nessuno. Rizzo sta facendo propaganda anche lei. Mi dispiace che la faccia contro di noi anziché contro i suoi avversari politici”. La discussione sulla presenza delle bandiere non si è placata, e Marco Rizzo ha domandato: “Le bandiere europee nelle piazze le mandate via o no? Sia chiaro che non è illegittimo. Lo domando per fare chiarezza”. E su questo Santori ha risposto in conclusione: “Sono concetti facili, mi spiace che qualcuno non abbia capito. Noi abbiamo detto no alle bandiere di partito. Se uno porta una bandiera della Pace, o dell’Europa essa non è una bandiera politica. C’era un uomo con la bandiera della Colombia disegnata sulla sardina e nessuno gli ha detto nulla. Io vado in tv proprio per difendere questo movimento da critiche sterili”.

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