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Sardine a Torino, oltre 40mila in piazza Castello: sul palco il prof che lasciò “L’Eredità”

Le Sardine “hanno nuotato” fino a Torino. Piazza Castello, simbolo della città, era gremita, come forse non la si vedeva da tempo. Parliamo di oltre 40mila persone, che si sono date appuntamento per rispondere alla chiamata degli organizzatori. La manifestazione si è svolta mentre lo stesso Matteo Salvini era nel capoluogo piemontese. «Siete tutte sardine? Sì…. Squali? No… ce n’era uno ma mi dicono non essere venuto», ha detto dal palco, all’inizio dell’evento, Paolo Ranzani, tra i promotori torinesi del movimento, alludendo all’assenza del leader della Lega al processo per vilipendio svoltosi a Palazzo di Giustizia. Un raduno non diverso dagli altri che hanno avuto luogo nei giorni scorsi nelle principali piazze italiane. C’erano ragazzi, adulti, genitori col passeggino, professionisti e disoccupati, gente di ogni età e ceto; e ancora striscioni, slogan come “Torino non si lega” e cartoncini a forma di sardina di vario colore.

Sardine torino

Sardine a Torino, oltre 40mila in piazza Castello: sul palco il prof che lasciò “L’Eredità”

La manifestazione a Torino si è aperta con ‘Bella Ciao’, però in versione muta, a labbra chiuse «per tutte le vittime di violenza che non hanno potuto parlare». I veri protagonisti però son stati la nostra Costituzione e l’Inno di Mameli. Sono stati letti, infatti, i dodici articoli, poi i partecipanti all’unisono hanno intonato il canto nazionale. «Siamo 40 mila», hanno ribadito gli organizzatori delle sardine di Torino. Ad intervenire sul palco Niccolò Pagani, l’insegnante che ha lasciato il quiz serale di Raiuno L’Eredità, nonostante fosse campione in carica di diritto. Tutto per non lasciare i suoi alunni e trascurare la didattica. «In altre piazze ci sono le mani alzate con il saluto romano, in piazza a Torino le mani sono alzate con i libri. Ognuno ha portato un libro da casa, alziamoli tutti verso il cielo. Abbiamo riempito tutta la piazza, i cittadini sono qui per dire che il linguaggio di certa politica non ci piace. Quando si tollera l’odio lo si appoggia. Noi vogliamo combattere l’odio!», ha dichiarato il professor Pagani, che ha poi aggiunto: «Sono un insegnante e sono una sardina e so che la felicità del singolo dipende dalla felicità di tutti. Per questo bisogna impegnarsi per allargare i diritti!».

Sardine

L’intervento di Suor Giuliana e la commozione del partigiano Vittorio

Ad un certo punto proprio Niccolò Pagani ha consegnato l’ultimo libro di Massimo Gramellini Prima che tu venga al mondo al partigiano Vittorio. Un gesto simbolico che ha dato il via ad uno scambio di volumi tra le sardine in piazza commovente quasi.  «La Torino antifascista vi benedice», ha detto Vittorio, entusiasta. Infine l’intervento di Suor Giuliana: «Sono qui perché sono cittadina italiana e una suora del Cottolengo e i valori che qui sono espressi vanno molto più in là di un rosario detto in piazza per una manciata di voti!», parole che sembrano l’ennesima frecciatina al leader della Lega Matteo Salvini, che in passato ha fatto ricorso a simboli sacri (questi come altri prima ancora di lui, ad onor del vero).

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