Il mese di novembre prosegue all’insegna degli scioperi della scuola. Dopo le giornate del 12 e del 16 e 17 novembre c’è una terza data astensione dal lavoro: oggi venerdì 30 novembre 2018 la Scuola sciopera. Il corpo docenti si astiene dal lavoro e l’adesione tra gli insegnanti di scuole medie e superiori si annuncia piuttosto elevata.
Lotta alla precarietà
Lo sciopero del 30 novembre è il terzo previsto per questo mese dopo quelli del 12 e dal 16 e 17 novembre. Questa volta lo sciopero è stato promosso dall’USB Scuola (Unione Sindacale Base), ma poi l’hanno appoggiato anche altri sindacati della scuola. Aderisce tutto il personale scolastico di ruolo e non, docente e non docente, dirigente e all’ estero. Le motivazioni che hanno spinto a scioperare sono molteplici, ma alla base c’è soprattutto l’insoddisfazione verso le politiche messe in atto dal Ministero dell’istruzione: a fare rabbia sono precarietà, scarsa salvaguardia dei diritti dei docenti e debole potere contrattuale. Lo sciopero del 30 novembre è particolarmente sentito dal corpo docenti italiano, e sono molti gli insegnanti che dovrebbero aderire. Per questo motivo, potrebbero verificarsi disagi in molte scuole, e le lezioni potrebbero non essere assicurate.
Lo sciopero si svolgerà nelle principali città italiane ma il cuore della protesta sarà a Roma, in Viale Trastevere, davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione, alle ore 9.30, ma cosa chiede nello specificato questo sciopero al Governo centrale ed in particolare al Ministero dell’Istruzione?
- l’abolizione dell’ASL e l’eliminazione dell’invalsi
- una vera quota 100 e l’immissione in ruolo su tutti i posti liberi
- ruolo per chi ha 36 mesi di servizio
- una mobilità equa che permetta il rientro degli esiliati
- assunzioni per gli ATA per coprire il fabbisogno nelle scuole
- internalizzazione dei servizi gestiti dalle cooperative e l’assunzione diretta degli ex LSU ATA ad essi adibiti
- reali aumenti salariali
- rifiuto della regionalizzazione
- ritiro della delega sul sostegno
- integrazione degli alunni stranieri e inserimento di italiano L2 in tutte le scuole
La giustificazione è necessaria?
Molti studenti si domandano come comportarsi con la giustificazione in caso di assenza per lo sciopero della scuola del 30 novembre. Chi ha deciso di assentarsi da scuola è tenuto a sapere che la sua sarà un’assenza come tutte le altre, per cui è obbligatoria la giustificazione. La regola vale per qualsiasi sciopero dei docenti e del personale scolastico, dal momento che l’istituto scolastico rimane comunque aperto e l’eventuale assenza dello studente viene trascritta nel registro di classe.
UrbanPost consiglia: Il rapimento di Silvia Romano dieci giorni dopo: risvolti e avvistamenti