Per la prima volta per Roberta Ragusa, la donna scomparsa il 13 gennaio del 2012 a San Giuliano Terme, si parla di “omicidio premeditato”. E non sono privati cittadini a formulare l’ipotesi, ancora priva di riscontri concreti, ma il Procuratore di Pisa che ha dichiarato “Sono convinto che si tratti di un omicidio premeditato, perché è molto difficile far sparire un cadavere in poche ore”.
Si, ma intanto il corpo della donna non è mai stato ritrovato e ancora si devono cercare le prove a carico dell’unico indagato per il presunto delitto, A.L., marito della Ragusa, sotto indagine da 10 mesi. Fonti vicine agli inquirenti hanno detto che ci sarebbero “nuovi elementi investigativi” che irrobustirebbero il quadro indiziario a carico dell’uomo, che presto potrebbe essere nuovamente interrogato dalla Procura. Per il momento, l’unico possibile movente per il delitto sarebbe la relazione extra-coniugale che l’uomo aveva da anni con l’ex babysitter di famiglia.
D’altro canto, l’avvocato dell’uomo va ripetendo da mesi che il suo assistito “non ha nulla da nascondere ed è pronto a rispondere in qualunque momento alle richieste del Pm”. Alla fiaccolata di ieri, come ovvio, l’uomo non c’era, così come non c’erano i figli di Roberta. Gli inquirenti non fanno sapere nulla invece in merito a nuove ricerche della donna, ma l’asso nella manica sarebbe un “super testimone”, che avrebbe raccontato di aver visto il marito della donna allontanarsi in auto dalla loro abitazione intorno all’una della notte in cui Roberta Ragusa è scomparsa.