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Scoperto l’elisir della giovinezza: il sangue

Alcuni scienziati, lo scorso maggio, sono riusciti a scoprire che iniettando ai topi anziani il sangue dei topi più giovani il processo di invecchiamento verrebbe invertito. Durante l’esperimento, i topi più anziani hanno iniziato a presentare dei miglioramenti sia a livello fisico che a livello mentale. Il test è stato ripetuto già svariate volte e i ricercatori, a partire dal prossimo ottobre inizieranno a testarlo sugli umani, usando un campione di volontari con Azheimer lieve e moderato.

Bioreattori e cellule staminali produrranno sangue artificiale

Tony Wyss-Coray, il capo dello studio e docente della Stanford University, crede che “il sangue potrebbe contenere l’elisir della giovinezza.” Sarebbe proprio “dentro ognuno di noi. Semplicemente perderebbe il suo potere con l’avanzare dell’età.”  Nonostante i buoni propositi, i ricercatori non sono in grado di assicurare con certezza che i risultati saranno gli stessi riscontrati nei topi. Il team è fermamente convinto che la cognizione mentale migliorerà. Ma per quanto tempo? Wyss-Coray “immediatamente prima e diversi giorni dopo la trasfusione” valuterà la funzione cognitiva e monitorerà “ogni persona per un paio di mesi.Gli effetti possono essere transitori, ma anche se è solo per un giorno è una prova di concetto che vale la pena perseguire.”

Nei topi con l’avanzare dell’età diminuirebbe una proteina chiamata GDF11. Una volta iniettata la GDF11 ai topi è aumentato il flusso sanguigno, si sono generati nuovi vasi sanguigni e, soprattutto, è aumentata l’attività del cervello. Wyss-Coray è scettico. Non crede che la stessa proteina possa avere lo stesso effetto sugli esseri umani ma comunque continuerà a scoprire le fonti biologiche del ringiovanimento.

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