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Scuola 2019: come cambia l’Esame di Stato (tutte le informazioni utili)

23/11/2018 09:09

Grandi novità nel mondo della scuola. Cambia anche l’Esame di Stato: abolita la temutissima terza prova – per la gioia di milioni di studenti – restano in piedi quella di italiano e la seconda diversa per ciascun indirizzo. Anche l’orale, che preoccupa soprattutto gli allievi più timidi, subirà delle modifiche. Vediamo insieme nel dettaglio quale sarà il nuovo volto della Maturità 2019. 

Addio alla terza prova, più valore all’andamento scolastico del triennio, basterà avere la media del sei

Allora partiamo dai requisiti per essere ammessi: a differenza di quanto avveniva in passato non sarà più necessario avere la sufficienza in tutte le materie, ma basterà avere la media del sei, a cui contribuirà anche il voto di condotta. In tutta tranquillità si può dire che il peso dell’Esame di Stato sarà di gran lunga ridimensionato: il giudizio finale, infatti, rimane in centesimi ma sarà dato più valore all’andamento scolastico: i crediti scolastici che gli allievi possono maturare nel corso degli ultimi tre anni di scuola, passano da 25 a 40. L’abolizione del quizzone, la cosiddetta terza prova, comporta una nuova modalità di assegnazione dei punteggi in sede d’esame: mentre prima era previsto un punteggio massimo di 15 punti per ognuno dei tre scritti e un massimo di 30 punti per l’orale, adesso è stata stabilita l’assegnazione di un massimo di 20 punti sia per la prima sia per la seconda prova. 20 punti è anche il punteggio più alto che si può ottenere al colloquio. Anche il test della Prova Invalsi, che si svolgerà durante l’ultimo anno di scuola, non peserà in nessun modo sul voto finale d’esame. Il risultato sarà riportato soltanto in documento che verrà consegnato all’alunno assieme al diploma.

Ecco come cambia la prova orale

A non subire cambiamenti è la composizione delle commissioni della maturità 2019: resteranno miste: tre commissari esterni, e altrettanti interni. Esterno resta anche il presidente di commissione. Il ministro Bussetti ha spiegato che il grande cambiamento investirà proprio l’esame orale: «La tesina non ci sarà, quello della maturità sarà un colloquio che partirà da spunti diversi compresa anche l’alternanza scuola lavoro».

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