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“Scusi, una domanda?”, “Rispondo solo on line…”

01/05/2014 09:48 - Aggiornamento 28/04/2014 23:49

Internet, oggi, è abitudine quasi per tutti. I bambini crescono nella cultura del digitale, dove libri voluminosi e pesanti si vedono solo negli scaffali dei nonni e la scrittura è solo “esercizio di stile”… intanto ci sono gli e-book! Per i grandi, invece, imparare in fretta ed adeguarsi sono state le nuove regole… “così va il mondo”, ma dove ci ha portato? Come facevamo prima che tutto fosse on-line?

telefono con la rotella

I tecno-stressati e gli internet-dipendenti potrebbero affollare corsie di vecchi ospedali (quelli in cui internet non c’è ancora!), perchè, se non tutti lo usiamo, alcuni di noi lo usano più del dovuto. In treno, a piedi, in auto, a casa e in ufficio. Ovunque, anche in bagno riescono a scrivere un messaggio che possa essere letto da tutti. Accorciare i tempi e le distanze, tutto si è accorciato, anche il tempo per tenere tutto spento. La paura di restare “soli”, ecco cosa succede se si spegne tutto. L’estremo delle patologie e dipendenze sono “il retro di una medaglia” che continua ad essere una rivoluzione di portata eccezionale in tutti i settori. Nel quotidiano ecco cosa è cambiato:

  • “casa è bottega!”, grazie a Skype, alla posta elettronica, quasi non è più necessario spostarsi da casa per andare al lavoro. Per molti è così, l’ufficio è casa;
  • i giornalai si sentono tristi e soli, la carta si accumula e i giornali hanno un costo. In rete, invece, alcune notizie si trovano anche a costo zero. Il profumo della carta ed i consigli quotidiani del nostro giornalaio, forse, non piacevano a nessuno…
  • social network quali  Facebook, Twitter, Skype, Whatsapp. Tutto e di più per dirsi qualsiasi cosa in qualsiasi momento, purchè si sia on-line. Al buon vecchio telefono, quello con la rotella per i numeri, invece, si poteva stare solo pochi minuti…
  • consigli, indirizzi, cartine di città, non serve più saper chiedere dove andare, internet risolve tutto e non sbaglia (??). Le cartine non si stropicciano e si chiudono facilmente!
  • film, musica, sport, che problema c’è? Perchè andare allo stadio ad annusare la puzza di sudore quando c’è lo streaming? Perchè al cinema se il film si può scaricare? Un po’ come la musica, i dischi e la radio, anche il cinema è “vecchio”, fa solo radical-chic a parole…
  • consegne a domicilio, dalla pizza alle scarpe, tutto suona al citofono! Se non si può uscire, se piove e si desiderano dei nuovi pantaloni, non c’è che cliccare un paio di volte! Sperare poi che la taglia e lo stile siano i nostri e non quelli dell’immagine virtuale… comunque vada non ci saranno commessi a dire che “stiamo sempre bene”!

 

Internet è comodo, utile, economico e nella nostra società serve. Segue processi veloci ma abbastanza semplici, se non si entra nelle vie dei tecnici! Spegnere e riappropriarsi del fascino delle cose, della lentezza e della realtà-reale, potrebbe essere, a volte, molto più funzionale, nonchè poetico.

photo credit: Flооd via photopin cc | aldoaldoz via photopin cc