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Sentenza Cucchi, consigliere del Lazio: “Ilaria sfrutta il fratello tossico per avere successo”

Chi non ha mai pensato che la lotta di Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, il 31enne romano ucciso dalle botte di due carabinieri, fosse solo per cercare successo? D’altronde perché altrimenti si sarebbe impegnata tanto per trovare giustizia? Per dieci lunghi anni? Ecco, questo è il pensiero del vicepresidente del consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi. Che ha anche ben pensato di riportarlo sul suo profilo Facebook. Contro Ilaria, contro la sentenza Cucchi, contro la giustizia.

sentenza cucchi

Il post contro Ilaria e la sentenza Cucchi

Nel post dell’ex di Forza Italia si legge: “Stefano Cucchi ha avuto finalmente giustizia (Bah)! La sorella finalmente è soddisfatta e si lancia in una nuova e brillante carriera politica o nello spettacolo ( insomma cerca un modo per guadagnare). Stefano Cucchi sarà anche stato maltrattato e per questo ci sono state delle condanne (giuste? Bah)! Va però ricordato che non parliamo di uno studente modello o di un bravo ragazzo di città bensì di un Tossico preso con 20 grammi di hashish e con alcune dosi di cocaina destinate evidentemente allo spaccio e pure abbastanza spocchioso! Per carità nessuno può morire e deve morire di botte ma neanche può passare per vittima o per eroi lui e tantomeno la sorella che sta sfruttando il fratello tossico per il propio successo!“.
Ricordiamolo: Stefano Cucchi non è morto per la droga. Stefano Cucchi è morto per colpa delle botte e dei maltrattamenti subiti da due carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro della stazione Appia. Non per tossicodipendenza. Non per anoressia. Per le botte. E finalmente, dopo dieci anni, una sentenza giudiziaria lo conferma.
Come si può quindi, ancora, dubitare dell’accaduto? Lo sa evidentemente Adriano Palozzi, che non si è fatto scrupoli a giudicare la fatica della sorella di Stefano, Ilaria, come mera fame di successo.
Poco dopo il post è stato cancellato e sostituito da un altro che riporta: “Tolgo il post sulla vicenda Cucchi perché ormai su Facebook non è più possibile esprimere una opinione senza essere fraintesi o giudicati. Mi scuso con chi si è sentito offeso non era questo lo scopo!”. Il consigliere è stato frainteso. Non è chiaro cosa possa essere stato travisato, vista la chiarezza delle sue parole. Evidentemente però è il web a non aver capito.

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La risposta di Ilaria Cucchi a Matteo Salvini sulla sentenza

Un altro che non si è dichiarato totalmente d’accordo con la sentenza Cucchi è il leader della Lega Matteo Salvini. L’ex ministro dell’Interno, infatti, alla richiesta di un commento sul processo aveva semplificato: “Questa è la dimostrazione che la droga fa male”. Ancora una volta, la droga. Tutti pretendono delle scuse da parte di Matteo Salvini, che ha sempre messo in discussione la colpevolezza dei carabinieri. Ma di scuse verso Ilaria e la sua famiglia non se ne è mai vista l’ombra. Questa volta però la sorella di Stefano non accetta le parole di Salvini, e ha dichiarato che valuterà la possibilità di querelarlo: “Che c’entra la droga? Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto”- ha detto ribattendo al leader leghista- “Stefano non è morto di droga. Contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti sono stati chiamati a rispondere in un’aula di giustizia e non escludo che il prossimo possa essere Salvini“.

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