Avveniva giovedì 13 dicembre 2018 sera il sequestro lampo del padre dell’ex moglie del leader della Lega, Matteo Salvini: Lino Ieluzzi veniva trattenuto all’interno della propria abitazione per circa un’ora, insieme a lui c’era anche la governante. Le indagini volte a individuare i tre ignoti, autori del reato, sono state affidate alla squadra mobile della Polizia che, grazie alla testimonianza delle due vittime, è riuscita a ricostruire la dinamica del fatto. Fortunatamente Ieluzzi e la governante non sono stati aggrediti ma la refurtiva sarebbe alquanto ingente e il piano premeditato da tempo.
Sequestro e rapina Lino Ieluzzi: la ricostruzione del fatto
Siamo in zona Ticinese, giovedì scorso, al rientro della governante di Ieluzzi nell’abitazione dell’ex suocero di Salvini, tre malviventi la sorprendono proprio sull’ingresso di casa e, minacciandola, le impongono di aprire la porta. Si introducono così all’interno e per circa un’ora trattengono in ostaggio sia la governante sia il proprietario di casa. Il piano, secondo gli inquirenti, sarebbe stato premeditato da tempo e studiato nei dettagli. Le due vittime vengono immobilizzate, in modo rudimentale, con due fascette da elettricista e minacciate, ma nessuna aggressione fisica. I rapinatori intimano i due ostaggi a mantenere il silenzio mentre iniziano a rovistare tra gli effetti personali del 73enne: l’inventario non è stato ancora completato, ma dovrebbe trattarsi di un valore molto ingente tra cronografi da collezione, preziosi e denaro stimato in svariate centinaia di migliaia di euro. La chiamata di intervento arriva all’incirca a mezzanotte e nel giro di pochi minuti arrivano sul posto le volanti dei Carabinieri che poi hanno passato il caso ai colleghi della Squadra mobile. Le informazioni da parte della Polizia sono centellinate, la scientifica sta rilevando ogni traccia lasciata dai malviventi ai fini dell’identificazione tempestiva: al vaglio degli inquirenti le telecamere di sorveglianza installate nella zona. Ieluzzi è una persona nota nel milanese, icona dello stile degli anni 70, titolare di uno storico negozio di abbigliamento in centro a Milano e anche commerciante di orologi di valore. Non si contano molti precedenti nella zona della rapina, gli investigatori immaginano che Ieluzzi fosse stato preso appositamente di mira nonostante la centralità della zona nella quale abita. Non è, invece, la prima volta che persone vicine a Salvini vengono prese d’assalto da malviventi: un episodio simile si è verificato lo scorso luglio a casa dei genitori del leader leghista, nella circostanza venivano fermati, una decina di giorni dopo, gli autori, tutti georgiani di età compresa tra 26 e 34 anni, mentre stavano uscendo dal loro covo con le valigie in mano e i biglietti aerei già in tasca.