Oggi, sabato 31 gennaio 2015, al quarto scrutinio, è stato eletto il nuovo Presidente della Repubblica. Il successore di Giorgio Napolitano è Sergio Mattarella. In attesa che venga effettuato il giuramento i vari partiti italiani stanno, però, analizzando quanto accaduto e tirando le somme delle strategie messe in campo prima della votazione. Fra le mille polemiche riguardanti la possibile morte del centrodestra, fra le accuse per uno nuovo tradimento lanciate dall’onorevole Santanchè ad Alfano, i vari strateghi stanno controllando il numero dei voti e contando se tutti gli appartenenti ad un medesimo partito hanno votato per il nome indicato dal loro leader.
Oltre alle 105 schede bianche di Forza Italia, fra le cui fila si contano ben 38 parlamentari che hanno disubbidito, e alla conta dei 127 che hanno indicato Ferdinando Imposimato all’interno del Movimento 5 Stelle, tralasciando le 46 preferenze per Vittorio Feltri, nome indicato dalla Lega Nord e da Fratelli d’Italia e le 17 preferenze per Stefano Rodotà, c’è chi si sta occupando di controllare i 673 voti che hanno fatto diventare Sergio Mattarella Presidente della Repubblica. Dalla lettura dei voti ad opera della voce della Presidente Laura Boldrini si è subito capito che nei vari codici utilizzati per la votazione vi era: Sergio Mattarella, Mattarella, Mattarella Sergio, Mattarella S, S. Mattarella, On. Sergio Mattarella, Mattarella On. Sergio, Prof Mattarella.
I “segni” che i vari gruppi parlamentari hanno usato per scegliere il nuovo Presidente della Repubblica sono stati diversi e anche all’interno del Pd c’è chi ha scelto di rendere riconoscibile il proprio voto. L’azione dei franchi tiratori è così stata vanificata.