Al settimanale Variety Sharon Stone, una delle icone del cinema mondiale, è tornata a parlare del periodo più doloroso della sua vita. Perché anche le «stelle» cadono e la diva di Basic Instinct non fa eccezione. Tuttavia, quel che conta è come si reagisce. L’attrice americana, classe 1958, ha raccontato l’inferno che ha attraversato: l’ictus, la solitudine, la paura di essere dimenticata. Ed è quella stessa terribile malattia che ha strappato via ai familiari, amici e fan Luke Perry, storico volto di Beverly Hills, a cui la Stone aveva fatto l’in bocca al lupo. «Ero una delle donne più famose e amate al mondo, poi all’improvviso tutti sembravano essersi dimenticati di me. Mi sono sentita abbandonata e ho perso tutto, compresa la cosa più importante che avevo: l’affetto di mio figlio», ha esordito Sharon Stone, parlando dell’ictus che l’ha colpita nel lontano 2001.
Sharon Stone malattia: «Dopo l’ictus sono stata dimenticata come Lady D!»
All’epoca, dopo l’aneurisma, Sharon Stone è stata ricoverata d’urgenza e sottoposta ad un lungo intervento chirurgico, a cui è seguita una delicata riabilitazione. Un evento spiacevole che ovviamente ha segnato significativamente anche la sua carriera, che ha avuto una decisiva battuta d’arresto. «Non smetterò mai di ringraziare tutti i medici che mi hanno salvato la vita. Dopo essere sopravvissuta, fui costretta a ricominciare da zero, nel vero senso della parola. Dovevo imparare di nuovo a fare cose elementari, come camminare, parlare e scrivere; il tutto, mentre lottavo per la custodia legale di mio figlio Roan. Sono stata trattata in modo crudele e brutale da tutti, dalle mie colleghe alla giudice che si occupò del caso della custodia di mio figlio. In quel momento ho capito una cosa: la gente non ha la minima idea di quanto possa essere pericoloso un ictus e quanto possa essere faticoso riprendersi totalmente: mi ci sono voluti sette anni e in quel periodo ho visto la mia carriera svanire, anche se ho sofferto soprattutto per aver perso mio figlio!», ha affermato l’attrice nota per film come Casinò, Silver e Catwoman.
«In tutto il periodo successivo all’ictus ho perso tutto ciò che avevo: la casa, la carriera, la famiglia. Mi tolsero mio figlio!», il dramma di Sharon Stone
Nel corso dell’intervista la diva si è tolta più di un sassolino dalla scarpa: «In tutto il periodo successivo all’ictus ho perso tutto ciò che avevo: la casa, la carriera, la famiglia. Mi tolsero mio figlio, mi sentii come se mi avessero tolto anche la mia stessa identità. Sprofondai sempre di più e mi sono sentita come la fenice: mi hanno bruciato fino alla fine e ora non sono più nulla di ciò che ero stata fino a quel momento!», ha ammesso Sharon Stone, che ha ricominciato a lavorare grazie ad uno spot pubblicitario del profumo del marchio Dior ottenuto per volontà di Bernard Arnault. «Ho dovuto ripensare alla mia carriera, ho perso il mio posto a Hollywood. Ero la stella più hot e mi sono sentita come se mi avessero tolto l’identità», ha aggiunto l’attrice, che si è paragonata a Lady D, la principessa scomparsa nel 1997: «Lei è morta, io ho avuto un ictus. Eravamo entrambe famose e siamo state dimenticate». Sharon Stone è tornata a parlarne oggi, a distanza di 18 anni, soprattutto per sensibilizzare la gente: «Se si ha un forte mal di testa, bisogna andare in ospedale. Io ho aspettato tre-quattro giorni, la maggior parte delle persone muore prima».
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