Il Sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, torna in libertà dopo cinque mesi e viene reintegrato come primo cittadino. “Il periodo dal 27 giugno al 3 dicembre 2019 lo dimenticherò difficilmente: ho toccato da vicino il significato vero, profondo della parola libertà. Il giorno dopo una delle tante serate trascorse in Comune vieni svegliato, e in poche ore, dalle Alpi alla Sicilia diventi il mostro, l’orco di Bibbiano”. Sono queste le prime parole di Andrea Carletti nel giorno in cui la Cassazione gli ha dato la libertà annullando la misura dell’obbligo di dimora.
Leggi anche: Omicidio Sacchi, Anastasia interrogata: «Non sapevo di avere 70 mila euro in borsa»
Sindaco di Bibbiano in libertà
Andrea Carletti era stato coinvolto nell’inchiesta “Angeli e Demoni” sella procura di Reggio Emilia e solo ora, dopo cinque mesi, può riassaporare la libertà. In queste ore si è sfogato sui social raccontando come ha vissuto questo periodo. I primi giorni sono stati un incubo per il primo cittadino di Bibbiano. “La tua pagina Facebook è sommersa da insulti e minacce di morte rivolte non solo a te ma alla tua famiglia, a tuo figlio. Insulti e minacce di morte che riempiono anche le pagine social di ‘autorevoli’ figure istituzionali a livello nazionale”, afferma Carletti.
“Il Procuratore Mescolini – ricorda il Sindaco – il giorno dopo chiarisce la mia posizione, ma la verità sembra interessare a pochi. Ormai la macchina del fango è partita: un mix di falsità, odio, ignoranza, ipocrisia con tanti obiettivi ma non sicuramente quello della verità e del bene dei minori. Dopo pochi giorni la sentenza di condanna era già stata emessa: i vili barbari del web chiedevano ‘in nome del popolo’ il pubblico linciaggio degli indagati, sindaco in testa, se poi il sindaco è del Pd ancora meglio”.
Il racconto di questi mesi
“È stata dura, durissima reggere un clima così pesante, così violento. E’ stata una sofferenza incredibile vedere ogni giorno gli attacchi indegni di un paese civile nei confronti dei Bibbianesi, della comunità di Bibbiano. Ma la consapevolezza di avere sempre operato con onestà e correttezza e il sostegno, di tantissime persone, della mia comunità politica e la straordinaria reazione della mia giunta e dell’intero consiglio comunale, mi hanno dato la forza per non mollare”. Carletti conclude il suo discorso affermando che questo è solo un primo passo, ma molto importante per lui. I prossimi giorni tornerà in silenzio per non intralciare le indagini sull’inchiesta.